Strappo nel Partito socialista, Arcudi lascia: “Ha prevalso il cinismo”

PERUGIA – Lo strappo delle regionali e, ancor più, delle provinciali ha lasciato il segno e Nilo Arcudi  annuncia la sua uscita dal Partito socialista. Insieme a lui lasciano alcuni coordinatori comunali, componenti del direttivo comunale e segretari di sezione ovvero Giacomo Baruffa, Silvana Moretti, Antonio Cozza, Alessio Torzuoli, Luciano Fiorucci, Antonio Romanelli, Giuseppe Casella, Cristiano Mezzasoma, Leone Gagliardi, Daniele Ercolani, Tiziana Crocilli, Elisa Gubbiotti e Vincenzo Filice.

“Da sempre penso che le questioni politiche vadano discusse su un piano politico, che il confronto civile e democratico non può essere sostituito da formalismi o violenti attacchi personali, a tal fine, ritengo opportuno condividere con Voi i miei pensieri e le mie scelte. Le vicende di questi ultimi anni hanno prodotto una tensione anche personale ed umana che hanno provocato preoccupazione e dolore  nella Nostra Comunità. Per me non è più tempo di individuare le responsabilità, questa è una fase passata, che ormai sento totalmente dietro le mie e le nostre spalle. Per questo non replicherò più a nessuna polemica o considerazione fatta da chiunque ed in qualunque sede. Un fase si è  definitivamente chiusa”.

“La mia e la nostra esperienza con il PSI – ha detto Arcudi –  termina con questa nota che Vi invio. Ritengo oggettivamente e con amarezza che alcune vicende hanno segnato la nostra storia di questi anni. L’adesione del PD al PSE ha fatto venir meno, una forte ragione ideale e politica di presenza del partito socialista nella società Italiana, si è aggiunta a ciò purtroppo la totale e completa inadeguatezza del partito nazionale che ci ha portato a percentuali di totale irrilevanza, a cui si sommano le due sentenze del Tribunale  che nei fatti lo hanno ad oggi “commissariato”. Quello che è mancato, invece, totalmente a noi in Umbria è il senso profondo di sentirsi comunità, i legami umani, la solidarietà, la vicinanza tra di noi che davvero tengono “insieme”, che non fanno sentire nessuno solo al di la degli aridi obiettivi politici. Ha prevalso insomma il cinismo, il cinismo sui valori e gli ideali profondi che sono il solo, unico e vero legame. E l’allontanamento costante di così tanti esponenti rilevanti del partito, in particolare tutta la classe dirigente giovane più rappresentativa, lo testimonia più di mille parole. Per queste ragioni io credo, oggi, purtroppo e mio malgrado, che un partito con lo 0,4% a livello nazionale non consenta di cambiare la società come noi ancora sogniamo di fare, come i socialisti hanno sempre provato a fare in tutte le epoche e ovunque nel mondo. È evidente a tutti che così non c’è la facciamo. Noi vogliamo rendere la società più libera, più giusta, più democratica, vogliamo superare le disuguaglianze, vogliamo che prevalga il merito, che chi soffre possa domani vivere meglio, vogliamo una società che non si dimentichi nessuno, che non lasci indietro gli ultimi, vogliamo contrastare le prevaricazioni, vogliamo combattere le ingiustizie ovunque le vediamo, vogliamo credere ed avere fiducia nel futuro. Con questi valori, con la nostra storia e con l’eredità socialista dei miei nonni, di mio papà, con i tantissimi compagni ed amici che mi sono vicini, destinerò nei prossimi mesi tutte le mie energie con ancora più determinazione esclusivamente a questo, a Perugia ed all’Umbria, con il Centro Sinistra, con l’Associazione #Orizzonti che  raccoglie grande entusiasmo e sostegno, che ha già raggiunto più di duemila adesioni e che è ormai presente nella maggior parte dei comuni dell’Umbria, con l’attività nel Comune di Perugia, dove per tutti Voi le porte saranno sempre aperte, sia per chi mi seguirà in questa nuova avventura che per chi deciderà di non farlo. Ringrazio tutti Voi sinceramente e di cuore per l’esperienza che abbiamo vissuto insieme in questi anni. L’aver avuto l’onore a soli 29 anni di diventare  Vice Sindaco di Perugia ed essere stato in entrambe le ultime due elezioni il candidato più votato in Umbria è stato uno dei più grandi onori della mia vita”.

 

 

 

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