Stroncone, rogo nella notte: distrutta azienda di materiale plastico, si indaga sulle cause dell’incendio

STRONCONE – E’ stato domato questa mattina alle 6 il vasto incendio divampato nella tarda serata di ieri presso l’azienda di materiali plastici, Cores, di Vascigliano di Stroncone. Il rogo ha investito il materiale e i locali dello stabilimento da cui si sono levate alte le fiamme e il fumo. I vigili del fuoco di Terni e Amelia hanno lavorato per tutta la notte.
Le fiamme hanno divorato materiali e stabili della Cores, propagandosi in direzione di una rimessa camper. Sul posto stanno operando i pompieri del comando provinciale di Terni, impegnati da mezzanotte a circoscrivere il rogo.

Le fiamme, altissime, che hanno anche sprigionato un fumo nero, molto denso, erano ben visibili a chilometri di distanza dalla zona industriale di Vascigliano.

Dal comando provinciale di Perugia è stato richiesto l’intervento di un mezzo schiumogeno, mentre intorno alle 2 del mattino si sono udite le prime esplosioni verificatesi internamente all’azienda, probabilmente a saltare in aria alcuni fusti di gas.

Lo stabilimento è andato completamente distrutto e dalle fiamme è stata interessata pure una parte di un rimessaggio di camper che si trova nelle vicinanze, anche se molte persone sono riuscite a mettere in salvo i propri mezzi. Il momento più drammatico tra i residenti è coinciso con l’inizio delle esplosioni di alcuni depositi di gas che hanno aumentato la paura.

Al momento, sono ancora in corso le indagini per stabilire le cause dell’incendio e quantificare i danni sia in termini materiali, che in termini ambientali, causati dal rogo.

Sul posto presenti, oltre agli agenti della questura, anche i tecnici dell’Arpa per i rilievi del caso che verosimilmente già da questa mattina dovrebbe procedere ai primi rilievi ambientali per accertare le conseguenze del vastissimo rogo. Ed è proprio sulle eventuali conseguenze ambientali che si concentrano le preoccupazioni degli abitanti della zona, molte dei quali per buona parte della notte hanno seguito gli sviluppi del rogo con i propri occhi.

Per spegnere l’incendio i pompieri, impegnati con due squadre di Terni, una di Amelia e un altro paio di Perugia, oltre a numerosi mezzi e autobotti, hanno dovuto impiegare 320 mila litri d’acqua. Sul posto anche personale del nucleo Nbcr e, in mattinata, per un sopralluogo, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Paolo Mariantoni. Dell’incendio sono stati informati immediatamente anche Asl e Arpa, che in giornata avvieranno i propri rilevamenti.
Dopo lo spegnimento delle fiamme i pompieri sono ora impegnati nelle operazioni di bonifica e smassammento del materiale andato a fuoco.
Sulla natura del rogo sono ancora in corso gli accertamenti. Da indiscrezioni si parlerebbe di un incendio di natura dolosa ma saranno gli stessi vigili del fuoco e gli inquirenti al lavoro a fornire ulteriori particolari nelle prossime ore.

La stessa zona, nel luglio 2009, era stata interessata dall’incendio dell’azienda Ecorecuperi, anch’essa stipata di materiale plastico e rottami d’auto.

Sul luogo dell’incendio si è recata questa mattina anche la polizia provinciale che sta compiendo un sopralluogo collaborando con le altre autorità e istituzioni per verificare tutti gli aspetti legati al rogo della notte scorsa. Tra le cose che verificheranno la gestione dei rifiuti del sito produttivo e gli impianti di emissione in atmosfera, restando tuttavia a disposizione della procura per eventuali altri tipi di iniziative.

I tecnici dell’Arpa, invece, sono intervenuti già dalle 1.00 e hanno eseguito i primi campionamenti dell’aria. In giornata effettueranno nuovi campionamenti sull’aria per misurare i microinquinanti in particolare diossine e sostanze organiche volatili. In concomitanza con questi prelievi, verranno effettuati altri campionamenti sul suolo e sui vegetali a foglia larga. Nei pressi dell’incendio è in funzione anche il laboratorio mobile di Arpa per il monitoraggio della qualità dell’aria.

Il Comune di Stroncone intanto ha emesso un’ordinanza d’intesa con la Usl Umbria 2 nella quale si limita o vieta il consumo di certi alimenti.
In particolare nel raggio di mille metri dal luogo dell’incendio è vietato il consumo, da parte dei soggetti più a rischio come bambini e donne in gravidanza o in allattamento, dei prodotti coltivati nell’area indicata. Sono vietati la raccolta e il consumo di funghi. E’ vietato il pascolo così come il consumo di uova o di eventuali prodotti di origine animale derivati da animali a stabulazione libera. E’ vietato l’utilizzo di foraggi e cereali, per l’alimentazione animale, provenienti dall’area interessata o eventualmente esposti alla ricaduta dei residui di combustione.
Nell’ordinanza il Comune stabilisce inoltre che il consumo dei prodotti ortofrutticoli può avvenire solo previo accurato lavaggio con acqua e dove possibile con la rimozione della buccia. Infine gli animali da cortile devono essere tenuti in stabulazione chiusa, evitando il razzolamento e procedendo all’alimentazione mediante prodotti provenienti da altre zone.

Al Comune di Terni è stato l’assessore Giacchetti a riferire oggi in consiglio comunale. “L’Arpa – ha detto – sta predisponendo un modello di ricaduta delle polveri che indicativamente prevedrà un raggio di 1000/1500 metri dal luogo dell’incendio. Quando avremo la possibilità di visionare il modello, il Comune di Terni saprà se porzioni del suo territorio sono o meno interessate dagli effetti del rogo di Vascigliano e potrà procedere, su indicazione della Asl, con un’eventuale ordinanza”.

E sono preoccupati per le conseguenze del rogo e per le possibili ricadute occupazionali i 17 dipendenti della Corecom, subentrata tramite affitto all’azienda Cores che è in una fase di concordato.
Preoccupazione in tal senso viene dalle segreterie territoriali di Filctem Cgil e Femca Cisl di Terni, unitamente alle Rsa.
L’azienda, da quando è subentrata, aveva messo in campo le procedure per il rispetto dei protocolli di sicurezza necessarie per il riavvio degli impianti, secondo le disposizioni normative in materia di salute sicurezza ed ambiente.
L’incendio rischia di mettere a serio repentaglio il proseguo dell’attività produttiva, visto che quella azienda si apprestava a ripartire proprio la mattina del 6 luglio dopo mesi di fermata.
Le organizzazioni sindacali di categoria, allarmate, oltre che per le conseguenze ambientali, per la sorte dei 17 lavoratori dell’azienda, hanno richiesto un incontro ed a breve saranno ricevute.

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