Svincolo di Scopoli, il Consiglio regionale dice sì alla realizzazione. Giovedì l’incontro con il vice ministro
PERUGIA – Il Consiglio regionale dell’Umbria sta con i cittadini di Scopoli e dice sì alla realizzazione dello svincolo, negato dal parere contrario della Soprintendenza ai beni culturali, che ha improvvisamente bloccato un’opera finanziata. L’Aula di palazzo Cesaroni ha approvato, con 16 voti favorevoli e la sola astensione del M5S, un atto consistente in un emendamento sostitutivo di due mozioni, quella del consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente), già iscritta all’ordine del giorno, e quella del consigliere Giacomo Leonelli (Pd). L’emendamento impegna la Giunta ad “adottare ogni iniziativa finalizzata a scongiurare la mancata realizzazione dello svincolo di Scopoli, interessando del problema anche il Ministro, e a riferire sugli esiti degli incontri all’Assemblea legislativa per gli atti conseguenti a tutela, anche normativa, delle opportunità di un’area fondamentale dell’Umbria”.
La presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini, intervenendo prima della votazione, ha ricostruito la storia dell’opera ricordando come “mentre era in corso il parere è avvenuto l’avvicendamento del soprintendente dell’Umbria e a fronte di tutto quello che era stato fatto in 10 anni, con pareri favorevoli di tutti, è arrivato il parere negativo con decreto a firma diretta del ministro Franceschini. Chiaramente – ha evidenziato – l’opera deve essere conclusa nel rispetto di quanto deciso. La Soprintendenza stessa aveva il dovere morale e civile di dire che era partita 15 anni prima e ci si era arrivati con il parere favorevole del ministero dei Beni ambientali e culturali, non di Regione o Comune. Dobbiamo perciò chiedere di far assumere le decisioni che permettano di portare a conclusione i lavori”.
Claudio Ricci (Ricci presidente) ha sottolineato che “lo svincolo di Scopoli è fondamentale per l’accesso alla Valle del Menotre e alle aree del sellanese e della Valnerina per cui con la mozione si auspica la prosecuzione dei lavori e la conferma dell’impegno della Giunta nei confronti del governo affinché ciò possa avvenire. Il sopravvenuto parere non positivo, dovuto in particolare alle rampe di accesso e di uscita che avrebbero un notevole impatto e le considerazioni della Sovrintendenza che ha inteso voler tutelare una zona di interesse archeologico, non debbono fermare il completamento di un’opera che non è solo importante perché agevola un collegamento mancante, ma afferisce a norme di sicurezza sulla percorrenza ad una determinata velocità su curve a raggio variabile. Poi ci sono gli aspetti legati alla mitigazione ambientale e la cura nei movimenti terra per regolare l’impatto sul verde. La tutela è parola importante ma dietro c’è l’assunzione di responsabilità, quella di antropizzare armonicamente l’ambiente, quindi il mantenimento della vita minima di quei territori e della loro identità”.
Giacomo Leonelli (Pd) ha detto che “non si tratta di un semplice svincolo, la cui tutela non ha rilevanza, ma di un’opera su cui la Regione ha lungamente lavorato negli anni per dare una rampa di accesso alla valle nord, che sarebbe l’unico collegamento di quella valle all’infrastruttura principale, peraltro di un territorio profondamente ferito dal sisma del ’97. Una zona che vuole rialzarsi e tornare ad essere competitiva anche grazie all’apertura con le Marche. Credo che prenderemmo in giro i cittadini se continuassimo a parlare di vincolo paesaggistico sotto quei piloni, come fa il Movimento 5 stelle. Occorre far ripartire il territorio. La gente sa bene che che la struttura è fortemente impattante, ma quei cittadini umbri non vogliono essere tagliati fuori”.
Andrea Liberati (M5S) ha affermato “non possiamo esprimerci favorevolmente. Dobbiamo trovare una soluzione nuova, ingegneristica, non impattante e che non bypassi i pareri tecnici. Ci asteniamo, anche perché l’eccesso di zelo della Sovrintendenza deriva anche dal fatto che ci sono processi in corso per atti contrari ai doveri d’ufficio”.
La notizia del sì del Consiglio regionale allo svincolo di Scopoli è stata accolta con soddisfazione dagli abitanti della Valle del Menotre che, anche attraverso i social network, hanno ringraziato le forze politiche che hanno sostenuto la loro battaglia, che proseguirà finché non si raggiungerà il risultato sperato.
Intanto giovedì 5 novembre il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, incontrerà il vice ministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini, insieme all’assessore regionale Giuseppe Chianella, per fare il punto della situazione e tentare di trovare una soluzione.