Terni: bene voli aerei e pacchetti vacanze a dicembre
TERNI – “I dati per Terni – si legge nel comunicato – indicano che l’inflazione in città torna a salire, dopo la battuta di arresto rilevata a novembre: nelll’ultimo mese del 2017 infatti l’inflazione risale a +1,4%, più alta di mezzo punto percentuale rispetto al dato nazionale”. “A dicembre – si legge ancora nel comunicato – sono stati rilevati prezzi mediamente in rialzo (+0,4% rispetto a novembre). I rincari, che hanno interessato soprattutto voli aerei e altri prodotti e servizi legati al turismo, sono attribuibili in buona parte alla prossimità delle festività natalizie. In lieve aumento anche i prezzi di alcuni prodotti alimentari freschi”.
Gli incrementi maggiori si sono registrati sui prezzi dei voli aerei, sia low-cost che tradizionali, i pacchetti vacanze e altri servizi turistici, ma anche per alcuni prodotti ortofrutticoli. In generale, fatta eccezione per la variazione negativa ottenuta dal capitolo Servizi sanitari e spese per la salute (-0,1%), tutte le altre divisioni hanno fatto registrare valori nulli o positivi a dimostrazione di una ripresa della crescita dell’inflazione. A livello tendenziale, ovvero rispetto a dicembre 2016, per quattro capitoli di spesa i prezzi hanno avuto una crescita superiore a quella dell’inflazione generale: Prodotti Alimentari e bevande analcoliche +1,9%, dovuto in particolare agli incrementi di prezzo di frutta e verdura; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili +3,0%, attribuibile all’aumento delle bollette e del prezzo del gasolio da riscaldamento e Trasporti + 2,8% per i rincari dei servizi di trasporto passeggeri, in particolare quello aereo, e del costo dei carburanti.
Considerando la frequenza d’acquisto dei beni e servizi secondo le necessità delle famiglie, a dicembre, l’inflazione calcolata per i beni che vengono acquistati con maggior frequenza, scende lievemente, pur mantenendosi in linea con l’inflazione generale, mentre risulta in aumento sia quella calcolata per i beni a media frequenza di acquisto (+0,9%), che quella relativa ai beni a più bassa frequenza.