Terni, consiglieri…in vacanza, la maggioranza va sotto

TERNI – Una sorta di autogol della maggioranza quello che si è consumato oggi in consiglio comunale. Nel corso di una votazione, quando in aula erano presenti solo 20 consiglieri su 32 (più il sindaco), la maggioranza è andata sotto ed è passato un atto sui rifiuti presentato dal Movimento 5 Stelle. A pesare sono state le assenze di molti consiglieri (come già era accaduto per l’elezione del presidente del Consiglio), forse già in vacanza, e il voto dei “dissidenti”, Orsini, Bartolini e Bencivenga a cui si è aggiunto anche Chiappini.

L’atto d’indirizzo proposto dal gruppo del Movimento 5 Stelle impegna la giunta sul vincolo da porre ad Asm per vietare la produzione di combustibile solido secondario dalla frazione indifferenziata dei rifiuti e a individuare soluzioni alternative per la piena attuazione della strategia Rifiuti Zero.

E’ stato votato con 11 voti a favore un astenuto e 8 contrari. Ai consiglieri del M5S che lo sostenevano, si sono aggiunti i voti di Todini, Cecconi e Crescimbeni dell’opposizione e di Chiappini, Bartolini, Bencivenga e Orsini della maggioranza, mentre Mascio, Filipponi, De Santis, Pennoni, Pantella, Burgo, Narciso e Monti, dopo che Narciso hanno presentato due emendamenti e, dopo una richiesta di rinvio in commissione, hanno votato contro.
“Il gruppo del Pd con i consiglieri Narciso, Filipponi, Monti, Pennoni, De Santis, Pantella, Burgo – si legge in una loro nota – ha ritenuto di votare negativamente rispetto alla proposta di atto d’indirizzo, non nel merito dell’atto, che contiene aspetti condivisibili, alcuni dei quali peraltro già in essere per volontà delle amministrazioni precedenti di centro-sinistra, quanto piuttosto per una questione di metodo. Considerata l’enorme rilevanza della tematica si era infatti ritenuto di chiedere il rinvio della questione in commissione per gli approfondimenti tecnici del caso, soprattutto in merito alle tecnologie innovative in uso per il trattamento del CSS ed alla quantificazione dei costi. Il rinvio non è stato messo in votazione per un motivo formale. Riteniamo che, alla ripresa dei lavori del consiglio a settembre, la questione possa essere di nuovo trattata e approfondita, proprio per la sua delicatezza e rilevanza”.

Al di là del contenuto dell’atto approvato, rimane il dato politico che offre l’immagine di una maggioranza in difficoltà su cui pesano i mal di pancia interni.  Le assenze, poi, fanno il resto. Se queste sono le premesse, a settembre ci sarà un bel po’ da lavorare per la diplomazia del centrosinistra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.