Terni, Di Girolamo: “Confrontarsi sul da farsi non è perdita di tempo, è democrazia”

TERNI – “Non sto perdendo tempo – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – sto lavorando all’aggiornamento del programma, in un’ottica di rispondere meglio alle esigenze della città in un quadro normativo e finanziario che è in continua evoluzione. Parlare, confrontarsi, andare a sintesi, sono i cardini della democrazia, per me sono valori irrinunciabili, anche in momenti difficili e complessi come quelli che stiamo vivendo. Anzi, è proprio in questi momenti che occorre fare leva sulla partecipazione e la democrazia, per uscire in maniera condivisa dalle difficoltà.
Stiamo ragionando, dunque, all’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione 2016, con l’obiettivo di aggiornare il programma politico con cui abbiamo vinto le elezioni amministrative del 2014. Siamo a metà mandato ed il quadro finanziario istituzionale e delle regole è profondamente mutato, pertanto qualsiasi assestamento va calibrato rispetto agli obiettivi che ci stiamo ridando.

Su questo il sindaco eserciterà, come sempre, pienamente le proprie prerogative istituzionali e lo farà, come ben sa il consigliere Silvano Ricci per avermi accompagnato in giunta nella passata legislatura, guardando esclusivamente agli interessi della città.
Per quanto attiene  il rapporto con il Partito Democratico – unica forza politica del centro sinistra presente in città con una strutturata vita democratica interna che inevitabilmente comporta confronto e discussione, esercizio a cui evidentemente esponenti di altre liste o forze politiche presenti in consiglio risultano poco allenati in quanto abituati a decidere in proprio –  respingo con nettezza l’immagine dei capi bastone. C’è piuttosto una classe dirigente che ha dimostrato ampiamente di essere in grado di guidare le Istituzioni locali e nazionali, anche in un periodo in cui prendersi le responsabilità di governo non risulta agevole.

Farsi carico del governo della città richiede un grande sforzo, in termini operativi e anche di consenso, ma è questa la profonda differenza tra chi ha una visione e una responsabilità del futuro e chi è intento, in forma singola o associata, a pensare solo all’orticello di casa propria.”

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