Terni, dimissioni di Di Girolamo dopo l’approvazione del Piano di riequilibrio

TERNI – La condizione necessaria per decidere sul futuro di Palazzo Spada è che Di Girolamo torni libero. Proprio per questa ragione la parola d’ordine è silenzio assoluto in attesa della decisione dei giudici del Riesame. Fino ad allora il Pd ternano non intende scoprire le carte anche se la strada sembra quasi obbligata. All’orizzonte si profila una mossa squisitamente politica: approvazione del piano di riequilibrio finanziario prima delle dimissioni del sindaco.

La strategia dei democratici è a questo punto abbastanza definita, nessun passo indietro senza aver approvato prima il documento che mette in sicurezza i conti del comune e restituisca credibilita’ all’azione di governo della giunta Di Girolamo. L’ obiettivo è quello di salvaguardare lo sforzo di governo degli ultimi mesi dall’indagine penale.

Subito dopo sara’ lo stesso Di Girolamo ,da uomo libero, in assoluta autonomia, a rassegnare le dimissioni per difendersi meglio dalle accuse della Procura della Repubblica. A quel punto il Ministero dell’ Interno nominerà un commissario che resterà a Palazzo Spada fino alla prossima primavera quando i ternani saranno chiamati a scegliere il nuovo primo cittadino.

Una strategia che sarebbe condivisa dal gruppo dirigente in accordo con lo stesso Sindaco. Del resto Di Girolamo vuole difendersi con tenacia convinto di poter dimostrare la sua totale estraneita’. Saranno settimane  delicate per i democratici,  preoccupati per il futuro elettorale del centro sinistra . Nel frattempo la maggioranza del consiglio comunale e’ riuscita ad approvare il bilancio consuntivo , un risultato importante non affatto scontato. Altra notizia positiva arriva dalla Procura della Repubblica con la richiesta di archiviazione  del fascicolo sull’ appalto delle mense. La proposta e’ stata firmata dal Pm Raffaele Iannella , ora decidera’ il Gip Federico Bona Galvagno. Esce cosi definitivamente dalle indagini l’ assessore Piacenti D’ Ubaldi che manifesta tutta la sua soddisfazione ricordando di aver ” sempre creduto nella giustizia “.

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