Terni, il Pd chiede al sindaco di ripensarci. Distanza Psi: “Serve assunzione di responsabilità”

TERNI – L’iter per il dissesto è in corso, il sindaco ha annunciato le sue dimissioni, ma c’è anche chi prova a trattenere il primo cittadino. E’ l’assemblea del Pd, che chiede a Di Girolamo di ripensarci.  “Il Pd di Terni riconosce pienamente il difficile lavoro operato dalle amministrazioni Di Girolamo e dai consiglieri che hanno sostenuto l’esecutivo, ovvero l’avere intrapreso un chiaro, duro, ma necessario percorso di risanamento del Comune ed è per questo che, pur nella dovuta e annunciata riflessione del sindaco, il Pd di Terni chiede al sindaco stesso ed alla maggioranza di portare a compimento questo compito restituendo alla comunità ternana un ente che torni ad operare nei servizi, negli investimenti, nella qualità sociale ed accompagnando la ripresa. Ed il Pd di Terni secondo le indicazioni unanimemente votate dalla direzione del 16/01/2018 sarà protagonista attivo per una fase politica nuova e connotata da una apertura verso un patto per Terni in un confronto serio e franco con Governo e Regione con una rinnovata e partecipata agenda per le priorità della nostra amata città”.

“Riteniamo non più rinviabile un’onesta assunzione di responsabilità da parte delle forze politiche che a vario titolo governano la città di Terni e la necessità di ammettere la sconfitta”. Così si esprimono la segreteria provinciale e il coordinamento comunale del Partito socialista di Terni a seguito della bocciatura da parte delle Sezioni riunite della Corte dei Conti del piano di riequilibrio finanziario presentato dal Comune di Terni. “Il senso di responsabilità e la nostra cultura di governo – ha spiegato Rossano Pastura, segretario provinciale del Psi di Terni – fino a oggi ci hanno imposto un comportamento lineare e costruttivo, ma di fronte a quest’ennesima bocciatura da parte di un organo di controllo, che segue di pochi giorni il rigetto del cosiddetto ‘piano B’ con il fondo di rotazione da parte della Corte dei Conti regionale, le argomentazioni sostenute dal sindaco, dalla maggioranza e dal Partito democratico per proseguire questa esperienza appaiono immotivate e incomprensibili. Il documento del Pd di Terni che invita il sindaco e la maggioranza ad andare avanti appare veramente paradossale”. “Giunti a questo punto – ha proseguito Pastura – non esistono altre soluzioni se non quella di prendere atto di questa ennesima sconfitta, ratificare entro pochi giorni il dissesto finanziario del Comune di Terni, con tutto quello che questo comporta, soprattutto per i cittadini e gli operatori economici, e rimettere il mandato in mano ai cittadini”. “A malincuore – ha proseguito Pastura – occorre riconoscere che, nonostante le sollecitazioni degli ultimi mesi, questa classe dirigente si è dimostrata non all’altezza di governare la città di Terni, mostrando evidenti lacune sia dal punto di vista politico che amministrativo”. “La comunità ternana – ha sottolineato il segretario Pastura – si trova in difficoltà, ancora alle prese con una crisi economica e sociale di dimensioni enormi, che solo una classe politica seria e capace, in grado di essere in sintonia con la città e con le forze dinamiche della stessa, avrebbe potuto affrontare e risolvere, proponendo ricette innovative e coraggiose”. “Quando un’amministrazione non riesce a portare a termine lavori già finanziati o ad avviarne altri necessari per migliorare la qualità della vita dei cittadini, a causa delle continue schermaglie all’interno delle correnti politiche del Pd – hanno commentato dalla segreteria ternana del Psi –, non può sorprendere il giudizio negativo della città e il rigetto, da parte dei ternani, di qualsiasi forma di fiducia e collaborazione”. “Riteniamo necessario presentare ai cittadini ternani – hanno aggiunto dalla segreteria provinciale di Terni del Psi – una visione nuova della città che superi la sola caratterizzazione ‘industriale’, che affronti con serietà e determinazione il tema ambientale, quello del lavoro, della sicurezza, delle infrastrutture e del decoro urbano. Crediamo a questo punto che la sola risposta a questo stato di cose sia unire le forze e proporre alla città qualcosa di nuovo, che non sia però il populismo e l’incompetenza di chi sa solo urlare e cavalcare il malcontento. È necessario mettere insieme forze politiche responsabili e quel mondo delle associazioni civiche che unendo passione e professionalità formino una nuova classe dirigente, in grado prima di tutto di ricostruire l’empatia fra chi amministra e i cittadini di Terni”.

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