Terni, il Pd sull’ambiente. Traffico, ztl, industrie e inceneritori: le linee del Partito democratico

TERNI – Qualità dell’aria, piano urbano della mobilità sostenibile, emissioni industriali, incenerimento. Sono questi alcuni dei punti in materia ambientale sulla quale il Pd di Terni oggi ha espresso la sua posizione. L’assemblea comunale, al termine di una riunione monotematica, ha votato il documento presentato da Emilio Giacchetti, assessore comunale all’ambiente. Un documento nel quale si mette nero su bianco la posizione del Pd in merito alle questioni più calde che hanno animato anche il dibattito politico in questi ultimi mesi: dalle contaminazioni alimentari, alla discarica Ast e agli inceneritori.

Dopo evidenziato in premessa che occorre attivare, più di quanto non sia stato fatto, processi di partecipazione e collaborazioni tra cittadini, società civile, economia locale e diversi livelli amministrativi e dopo aver riportati i dati relativi all’inquinamento nella Conca, Giacchetti ha ripercorso le questioni aperte e in particolare, riferendosi al monitoraggio della filiera alimentare, non ha esitato a sottolineare come nella vicenda della presunta contaminazione degli alimenti “si sia registrato un punto di debolezza della autorità preposte al controllo igienico sanitario – ha detto Giacchetti – con un ruolo della Ausl che mostrato ritardi e qualche timidezza nel rispondere prontamente all’esigenze che, in particolar modo il Comune di Terni, aveva ravvisato in relazione alla conoscenza dei dati, apparsi prima sulla stampa che sui tavoli ufficiali”.

L’assessore ha annunciato che “la Giunta Comunale, nei prossimi giorni, individuerà le risorse per coinvolgere competenze specifiche qualificate anche esterne all’Ente, per uno studio e una progettazione che, a partire dall’analisi dei principali fattori inquinanti e avvalendosi delle strutture tecniche comunali, degli studi di Arpa, Asl, e Università, individui soluzioni e interventi al fine di migliorare le condizioni della qualità dell’aria e del suolo, e rediga un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”.

Nella relazione votata dall’assemblea comunale del Pd si fa invece il punto sulle principali priorità che sono oggetto di decisioni politiche più urgenti.

Sul tema del traffico e della mobilità “l’obiettivo che ci dobbiamo dare – ha detto Giacchetti – è di lavorare e portare a termine, entro l’anno un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile con lo scopo di recepire le indicazioni per una pianificazione sostenibile dei sistemi di trasporto delle città europee, di interagire con gli aspetti di natura economica, ambientale e sociale della città, e di individuare le soluzioni migliori per la riduzione della congestione, le verifiche su ztl il miglioramento delle condizioni ambientali, il rafforzamento dell’economia, la riqualificazione complessiva della città per le persone che la vivono”.

A proposito della ztl, Giacchetti ha detto che “invidiabile per estensione, non è completa sul versante dei varchi ed è altamente permeabile. Necessità quindi di un completamento e di una verifica. “è opportuno infatti apportare delle profonde modifiche al regolamento del rilascio permessi ztl tali da consentire una diminuzione delle vetture autorizzate, l’introduzione di criteri più stringenti sul rilascio dei permessi temporanei e l’utilizzo di una nuova tecnologia (simile al Telepass) applicabile ai permessi per disabili. Tutte queste sono modifiche necessarie a rendere efficiente la ztl coerentemente con i principi e le funzioni della stessa”.

Sul fronte delle emissioni industriali il ragionamento è andato sull’Ast.

“Non ha senso imbarcarsi in una diatriba tra le emissioni e i limiti massimi delle stesse – ha detto Giacchetti – se è vero che siamo sotto la soglia massima per il nichel, abbiamo una presenza di cromo a livelli molto alti e, pur in assenza, come già detto, di un’indicazione ministeriale in merito al parametro limite, dobbiamo considerare tali tassi preoccupanti e anche dal punto di vista epidemiologico.  Così come riteniamo importante che il percorso di bonifica e messa in sicurezza della discarica di Valle (attualmente oggetto di una conferenza di servizi al Ministero) goda delle giuste cautele e riflessioni, soprattutto alla luce delle analisi effettuate sul percolato di quella che ormai viene definita dai media “la galleria dei veleni”.

“La vertenza sull’Ast – ha proseguito Giacchetti – che ha spinto tutti noi e la città intera a difenderne la strategicità per Terni e per il Paese, non può farci velo delle problematiche ambientali connesse a questo sito. Dobbiamo tuttavia, con altrettanta chiarezza, denunciare le posizioni di chi, come il M5S, nelle sedi parlamentari e pubbliche ha evocato da un lato la chiusura del sito come soluzione delle problematiche ambientali (vedasi dichiarazione di voto in Senato del senatore Marcelli), da un altro (Onorevole Di Maio) la statalizzazione della stessa”.

“Vanno invece messe in atto, a nostro avviso – ha aggiunto l’assessore – azioni volte ad innovare il sistema produttivo, anche in merito alle tecnologie atte a ridurne fortemente l’impatto inquinante, a promuovere ricerca, a tutelare la qualità del lavoro e a costruire quelle sinergie territoriali necessarie ad uno sviluppo sostenibile ed innovativo. Da non sottovalutare, in quest’ottica, lo scenario che si aprirà con la bonifica del sito Basell. Con la stessa responsabilità che ci porta a condannare con fermezza ogni dichiarazione demagogica e terroristica, anche in relazione all’incidenza sulla salute delle persone, dobbiamo affermare che, pur apprezzando gli investimenti che nel corso degli anni sono stati messi in campo dall’Ast sui temi ambientali, è necessario che il sistema delle istituzioni pubbliche, in tutte le sue articolazioni, si renda promotore di un rinnovato Protocollo con questa azienda e le altre industrie coinvolte, teso ad attivare misure per l’ulteriore riduzione delle emissioni inquinanti. Con investimenti tangibili che producano risultati riscontrabili nel breve, medio e lungo periodo”.

“Analogamente, istituzioni locali e regionali debbono confrontarsi con il governo nazionale per attivare strumenti e leve di politiche pubbliche, anche finalizzate al risanamento ambientale, così come si sta facendo in quasi tutte le realtà industriali del nostro paese. Su questo – ha puntualizzato Giacchetti – il PD deve chiedere che si assumano impegni certi e che si determini, con chiarezza, il superamento di ogni timidezza ed inibizione per condurre una battaglia politica su tutti i livelli affinché siano attivati tali strumenti”.

Sulle emissioni da incenerimento, Giacchetti ha fatto “un’operazione verità”. Ha ricordato che i tre inceneritori non sono stati in questi anni tutti in funzione. “L’unico impianto di carattere pubblico, facente capo all’Asm – ha detto – è chiuso e ormai smantellato per scelta politica di questa e della precedente amministrazione comunale; l’impianto di Terni Biomassa, ex Printer, è fermo dal 2011, tuttavia, dopo una fase di manutenzione e sostituzione di componenti vetusti, sono in corso le attività per la riaccensione, secondo le modalità di funzionamento/gestione autorizzate dal Comune di Terni nel 2005 (autorizzazione unica per centrale termoelettrica alimentata con fonti rinnovabili) e dalla Provincia di Terni nel 2009 (autorizzazione per recupero energetico di rifiuti non pericolosi); l’impianto ARIA srl, di proprietà delle soc. Acea, è l’unico dei tre citati attualmente in funzione. Attivato nel 2002, opera in regime di AIA dal 2008 (l’autorizzazione è stata aggiornata nel 2010). La centrale è stata inizialmente alimenta a biomassa vergine; successivamente ha iniziato ad utilizzare anche rifiuti speciali non pericolosi sino all’assetto attuale che prevede l’utilizzo quale combustibile esclusivamente di pulper, pur rimanendo autorizzato per altre tipologie di rifiuti”. Rispetto a quest’ultimo, Giacche ha rivelato che “dopo una verifica ispettiva di Arpa Umbria svolta ad ottobre 2014 per verificare l’attuazione degli adempimenti previsti dall’AIA in vigore, sono state riscontrate delle irregolarità che hanno portato l’emanazione di un atto di diffida da parte della Provincia di Terni affinché la ditta si attivi immediatamente per conformare la propria attività e relazioni sulle cause delle anomalie rilevate e ne attesti la risoluzione”.

L’assessore ha detto quindi che questa città “non è nelle condizione, come più volte ribadito dallo stesso sindaco Di Girolamo, di appesantire la qualità della propria aria accogliendo le istanze presentate dalle società che gestiscono i due siti in questione”.

Ecco il documento completo: Relazione_Giacchetti_ambiente

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