Terni, inceneritore: per la Cassazione il processo è da rifare. I 10 indagati tornano davanti al gup

TERNI – Il processo sull’inceneritore è da rifare. Lo ha stabilito la Cassazione che oggi ha accolto il ricorso presentato dal pubblico ministero, Elisabetta Massini, contro la sentenza di proscioglimento emessa un anno fa dal gup, Luigi Panariello.

La vicenda riguarda il procedimento penale legato alle gravi patologie tumorali accusate da quattro operai dell’ex inceneritore Asm di Maratta, due dei quali deceduti fra il 2008 e il 2011.
I dieci indagati, tra cui l’ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli, i vecchi vertici Asm, sono accusati di omicidio colposo e lesioni gravi. Il gup Panariello aveva escluso il loro coinvolgimento e li aveva prosciolti perché il fatto non sussiste.

Per il pm, Elisabetta Massini, quella decisione però era carente di motivazioni. La Corte di Cassazione oggi ha dato ragione al Pm accogliendo il ricorso. Ora quindi si procederà con una nuova udienza preliminare davanti ad un altro giudice.

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