Terni, la Cgil chiede a città e forze sociali di aprire un confronto sul bilancio

TERNI – “La discussione in atto sul bilancio comunale di Terni evidenzia la necessità di un confronto che esca dai rituali in cui le contrapposizioni politiche si articolano tra maggioranza e opposizione. Serve un coinvolgimento attivo dei cittadini e delle forze sociali rappresentative per costruire condivise e coerenti scelte amministrative.” Lo scrive in una nota la Cgil.

Il sindacato poi spiega cosa cerca:”Un confronto che affronti i problemi alla luce di quanto determinatosi in questi anni di crisi devastante e di politiche restrittive che hanno investito gli Enti Locali.

E’ noto lo stato in cui si trovano le finanze comunali, ma è altresì evidente che questa fase non può essere affrontata solo in termini ragionieristici, c’è bisogno, invece, di capire e discutere le strategie che consegnino un nuovo ruolo all’Ente Locale nella gestione e organizzazione dei servizi essenziali per i cittadini.”

“La riflessione sul sistema dei servizi – continua la nota – che ha consentito al welfare comunale di produrre un sistema sociale inclusivo, in cui la cittadinanza e i suoi diritti si misuravano sulla qualità delle prestazioni e sulla professionalità del personale impegnato non può ora ridursi ad una mera discussione sulle compatibilità economiche.

Da tempo abbiamo chiesto che forme di compartecipazione trovassero le dovute attenzioni, come abbiamo auspicato il ripensamento di alcune prestazioni, che non può però sostanziarsi in soli tagli o cancellazioni.”

“Il quadro economico e la crisi finanziaria non giustificano politiche restrittive, ma rendono al contrario indispensabili progetti e programmi innovativi, in cui razionalizzazioni e qualità delle prestazioni non sono contrapposte, ma complementari.

Terni, come del resto l’Umbria, anche in materie strategiche come rifiuti, acqua, fonti energetiche, etc., deve uscire da una visione campanilistica e mettere in campo una governance che favorisca i processi di riorganizzazione necessari, con attenzione alla tutela di chi in quei servizi lavora e dei cittadini utenti.”

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