Terni, l’associazione Papigno Pesche ritira il patto di collaborazione con il Comune

TERNI – L’Associazione Papigno Pesche spende parole amare in merito al silenzio del Comune di Terni. “Dopo mesi di inutile attesa della sigla del Patto di Collaborazione, avente come oggetto la collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, prendiamo atto della oggettiva mancanza di interesse da parte dell’amministrazione stessa di giungere alla stipula”. L’Associazione fin dal 2011 ha operato (così si legge nel comunicato) concretamente e volontaristicamente per la cura e pulizia delle aree verdi di Papigno (oltre agli orti terrazzati, area verde del Parcheggio, Pescheto della Balalaica, Giardino Comunale), e alla proposizione di attività culturali e ricreative.

La nota continua così: “Dopo mesi di attesa (dall’aprile 2015 per essere esatti), in occasione della recente assemblea dei soci ha deciso di porre fine a questa inutile farsa, recedendo dalla tanto inutilmente sbandierata, ma mai attualizzata proposta di collaborazione fra l’Amministrazione ed i cittadini volenterosi. I soci, riunitisi in assemblea, sono arrivati a tale decisione, a causa delle mancate risposte da parte dell Ass.to, più volte sollecitato, evidenziando un comportamento a dir poco “singolare” nei confronti dell’Ass. Papigno Pesche.  Le proposte, relative alla manutenzione delle aree pubbliche, e all’uso dei locali dell’ex centro sociale di Via Pisacane (inutilizzati, a rischio degrado per lo stato di abbandono in cui versano), sono state puntualmente ignorate, così come sono stati ignorati i solleciti a rispondere inviati. L’Associazione non ha potuto svolgere neppure la tradizionale festa di Halloween con i bambini del paese, ne altre iniziative collettive ricreative e ludiche volte a ripristinare un tessuto sociale attivo e propositivo.

Nella nota finale si legge: “Riteniamo opportuno ricordare che è stato il comune di Terni a proporre (Delibera di Giunta n. 68 del 6.3.2015) una “relazionalità virtuosa in un ottica di reciproca sussidiarietà in rispetto del diritto sancito dall’art. 118 della Costituzione” redigendo addirittura un “REGOLAMENTO SULLA COLLABORAZIONE TRA CITTADINI E AMMINISTRAZIONE PER LA CURA E LA RIGENERAZIONE DEI BENI COMUNI URBANI” disatteso dalla stessa amministrazione che lo ha redatto, almeno per quanto riguarda i rapporti con l’associazione Papigno Pesche”.

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