Terni, maestra d’asilo colpita da meningite è in coma: scatta la profilassi per 80 bambini, 15 insegnanti e 30 familiari

TERNI – Ha interessato circa un centinaio di persone tra bambini e adulti la profilassi contro la meningite. Profilassi, scattata a Terni, dopo il ricovero di un’insegnante di scuola materna di 45 anni, tutt’ora in rianimazione.
La profilassi attivata immediatamente dagli esperti dell’Azienda Usl Umbria 2 di viale Bramante, Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Maria Laura Proietti e Vincenzo Patavino, ha riguardato tutti gli ottanta bambini della scuola materna dove insegnava la signora, tutto il personale scolastico (una quindicina di persone) e circa 30 persone dell’ambito familiare che hanno avuto un contatto diretto con la giovane insegnante.

Entro 24 ore dal ricovero in ospedale e nel giro di poche ore dalla segnalazione del caso da parte dei medici del “Santa Maria”, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Usl Umbria 2, come prevede il protocollo internazionale, ha contattato e sottoposto ad idonea profilassi antibiotica tutti coloro che hanno avuto contatti diretti con l’insegnante.

“La risposta, molto tempestiva – è scritto in una nota della Usl Umbria 2 – è stata possibile grazie anche alla proficua collaborazione con l’ufficio scolastico, in particolare con la responsabile professoressa Rosaria Moscatelli che sabato pomeriggio ha messo a disposizione gli elenchi completi del personale scolastico e dei bambini, con il distretto di Terni e il personale del centro salute Tacito e con il comando dei Vigili Urbani del Comune di Terni”.

“Sono state quindi attivate tutte le misure necessarie di profilassi e non esiste – dice la Usl Umbria 2 – alcun tipo di pericolo per la popolazione”.
Intanto restano estremamente critiche le condizioni della maestra. In attesa di ricevere l’esito finale degli esami colturali per conoscere con certezza l’eziologia batterica, dai primi esami eseguiti si può presumere che, sebbene di tipo batterico, la forma di meningite che ha colpito la donna sia causata da batteri diversi dal meningococco.

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