Terni, martedì la Commissione del Viminale presieduta dal sottosegretario Bocci decide sul riequilibrio dei conti di Palazzo Spada

TERNI – MArtedì il Ministero dell’ Interno decidera’ sul piano di riequilibrio finanziario di Palazzo Spada. La commissione è stata convocata , presiedera’ il Sottosegretario Bocci. In ballo 14 milioni e mezzo di euro. Dopo tanta attesa e’ arrivato il momento del giudizio: martedi , alle ore 11, si riunira’ la commissione sui dissesti del Ministero dell’ Interno. All’ ordine del giorno la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Terni. Sara’ il Sottosegretario Gianpiero Bocci a presiedere la Commissione , il verdetto sara’ pronunciato dopo poche ore.

Martedi si sapra’ , quindi , la decisione che condizionera’ il futuro di Palazzo Spada. Nessuna previsione viene fatta , il Sottosegretario Bocci avra’ un ruolo fondamentale ma da diverse settimane si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda. Bocche cucite , silenzio assoluto e tanta prudenza caratterizza la vigilia della seduta. Il Comune di Terni ha aderito alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ( cosiddetto pre-dissesto) con deliberazione n.362 del 18 ottobre 2016.

Con successiva deliberazione del Consiglio Comunale n.430 del 28 dicembre 2016 l’ Amministrazione ha adottato un piano di riequilibrio della durata di sei anni , con decorrenza dall’ esercizio 2016, senza chiedere l ‘ accesso al fondo di rotazione. La massa di debiti del Comune di Terni da ripianare nel periodo 2016-2021 e’ composta dal disavanzo d ‘ amministrazione 2015 , pari a 3 milioni e 445 mila euro, da debiti fuori bilancio pari a 7 milioni e 145 mila euro e da passivita’ potenziali pari a 4 milioni di euro.

Il Comune di Terni intende cosi ripianare 14 milioni e 590 mila euro con alcune alienazioni di immobili e dalla cessione del 90% delle quote di Farmacie Terni srl. In aggiunta a tali risorse, il Comune stima maggiori entrate nel periodo 2017-2021 da recupero evasione per 9milioni e 750 mila euro e da aumenti di aliquota Imu per 3 milioni e 750 mila euro.

Dalla dismissione del 90% di Farmacie Terni srl il Comune di Terni pensa di ricavare quasi 8 milioni di euro , 7 milioni e 852 mila euro per l ‘ esattezza. Resta un dubbio: ci saranno acquirenti pronti a tirare fuori i soldi necessari per vendere il patrimonio inserito nel piano ? Per adesso l ‘ unica eccezione e’ quella dell”Ater Umbria , che tuttavia ha posto la condizione dell’ erogazione di specifiche risorse da parte della Regione per il recupero e la riqualificazione dei fabbricati.

Tanti nodi che saranno affrontati martedi dalla commissione presieduta dal Sottosegretario Bocci. Nodi di non poco conto anche alla luce di tante lettere pervenute, proprio in questi giorni, al Viminale da parte di alcuni sindacati e partiti dell’ opposizione. Dopo il Ministero dell’ Interno sara’ la volta della Corte dei Conti a pronunciarsi sulla vicenda ternana. Naturalmente la decisione che sara’ assunta martedi prossimo condizionera’ il futuro degli attuali inquilini di Palazzo Spada.

 

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