Terni, mense scolastiche, il Comune assicura: “Resta il cotto e mangiato”

TERNI – “Siamo in grado di garantire il nostro propositivo iniziale, di assicurare il cotto e mangiato confermando i centri di cottura in loco come elemento fondamentale di qualità del servizio mensa”. Lo hanno detto il vicesindaco Francesca Malafoglia e l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti d’Ubaldi all’incontro con i genitori e i comitati sulla questione delle mense. “Per noi era importante, a differenza di altri che hanno dato luogo a interventi strumentali, di consentire ai tecnici deputati di attivare e facilitare la partecipazione, per far sì che i cittadini potessero dire la loro ai tavoli di approfondimento – hanno aggiunto il vicesindaco e l’assessore Piacenti d’Ubaldi – L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è, infatti, quello di valorizzare al massimo le proposte ed i contributi dei genitori, dei rappresentanti del mondo della scuola, della sanità, delle istituzioni, delle forze sindacali, che hanno e avranno ampio spazio per dare un apporto alla definizione di un modello di servizio mensa che non l’Amministrazione Comunale non ha mai prefissato ma che sta nascendo proprio dal dibattito cittadino, dalla partecipazione, dal confronto costruttivo”.
“Oggi – hanno spiegato ancora gli assessori Malafoglia e Piacenti d’Ubaldi – il Comune di Terni ha attivato strumenti tecnici di partecipazione, avvalendosi di specialisti della materia, lasciando il massimo dello spazio possibile al confronto sui dati di fatto. Ed è rilevante sottolineare che cittadini, rappresentanti dei genitori, del mondo della scuola, delle forze sindacali, hanno colto le opportunità di questo percorso, aderendo ai tavoli di partecipazione, nei quali potranno dire la loro senza alcuna remora. Dispiace invece che c’è chi (il riferimento è ai rappresentanti del comitato Cosec che ha abbandonato la riunione ndr) rinvia costantemente sempre ad altri tavoli ed altre situazioni, attraverso la lettura di comunicati preconfezionati palesando di fatto la distanza tra chi è interessato alla qualità del servizio mensa e chi invece continua con la critica aprioristica, nell’esclusiva speranza di trovare visibilità politica”.
Sulle rassicurazioni dei due amministratori interviene la Uil che nelle scorse settimane aveva difeso strenuamente il principio del cotto e mangiato con le cucine in loco. “Ha vinto – dice Gino Venturi, segretario generale della Uil – il buon senso, la qualità, la salute e l’ambiente: nelle mense scolastiche ternane rimane il “cotto e mangiato”. Oltre 3.000 bambini e ragazzi avranno ancora piatti cotti sul posto in 34 distinti centri cottura. Ne consegue quindi che si continuerà anche ad usare piatti di coccio evitando la produzione aggiuntiva di 14 tonnellata di rifiuti di plastica da dover smaltire. Viene inoltre anche garantito l’aspetto educativo del pasto.
“Il mantenimento del “cotto e mangiato” – continua Venturi – ha confermato, come da sempre sostenuto dalla Uilternana, che si trattava, prima ancora dei costi, di fare una scelta politica “vera” a favore della salute e dell’ambiente”.
Soddisfazione è espressa da Venturi che sottolinea come la mobilitazione di migliaia di cittadini, genitori, lavoratori abbia dato i suoi primi risultati. Va naturalmente apprezzato anche il “ripensamento” da parte dell’Amministrazione Comunale.
“La stessa mobilitazione – sottolinea Venturi – deve però continuare per sostenere ora un confronto serio e senza pregiudiziali sulle modalità di gestione, sui possibili tagli agli sprechi, sul non aumento delle tariffe e per il reale potenziamento dei servizi educativi comunali, con il conseguente mantenimento dei livelli occupazionali”.

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