Umbria, truffe agli anziani: a Perugia uomo cade nella “trappola”, a Terni donna chiama il 113
Si moltiplicano in tutta l’Umbria i casi di truffe agli anziani. Da Perugia a Terni sono diverse le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine. Proprio in questi giorni si segnalano gli ultimi due episodi. Il primo, sventato, si è verificato a Terni. Dopo le denunce di Narni e Fabro, anche a Terni ha colpito o meglio, ha cercato di colpire il falso avvocato che si presenta a casa dell’anziano e chiede soldi per aiutare un parente d’ignaro signore alle prese con guai giudiziari.
Questa volta a Terni, la trappola non è scattata. La vittima, una signora di 78 anni, è stata chiamata al telefono dal solito “avvocato” del figlio che le ha chiesto 4.000 euro per farlo uscire di prigione. La donna, benché sorpresa, non si è persa d’animo, ha fatto parlare l’uomo, ha preso tempo e gli ha dato comunque appuntamento a casa sua per consegnarli il denaro richiesto. Nell’attesa, però, ha telefonato al 113, spiegando alla Polizia di Stato che cosa le era successo e chiedendo informazioni sul presunto “arresto” del figlio. Dopo pochi minuti, agenti in borghese erano a casa sua, ad aspettare insieme a lei l’arrivo dell’avvocato, che però non è mai arrivato, probabilmente aveva intuito che la signora non era caduta nella trappola.
Non è andata altrettanto bene a un anziano di Perugia caduto, al contrario, nella trappola del truffatore. Due giorni fa un signore di circa 80 anni mentre stava passeggiando in una delle vie di Ferro di Cavallo è stato avvicinato da uomo italiano di circa 40 anni che si è presento con nome e cognome asserendo di essere un assicuratore amico del figlio.
Lo sconosciuto ha continuato aggiungendo che il figlio gli avrebbe dovuto versare urgentemente la somma di 2000 euro per una polizza di assicurazione in scadenza.
L’uomo ha cercato di conquistare la fiducia dell’anziano facendo finta di chiamare il figlio al cellulare e parlandoci per qualche istante fino al punto di accompagnarlo in casa per farsi consegnare una parte della somma, tutti i contanti di cui era in possesso, circa 800 euro.
Dopo poco che il truffatore si era dileguato, il povero anziano, nutrendo dei dubbi, ha chiamato il figlio che gli ha confermato purtroppo di essere stato vittima di una truffa.
Le forze dell’ordine rinnovano l’invito, soprattutto alle persone anziane, a non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, a chiamare – in caso di telefonate sospette – i parenti o i figli per sincerarsi della loro salute, oltre alle Forze dell’Ordine e soprattutto a non consegnare mai denaro o gioielli.