Terni, Palazzo Spada verso il predissesto. Conti in rosso e rischio default, la strategia di Di Girolamo

TERNI – Si è arrivati dove già da tempo si sarebbe dovuto arrivare. Il Comune di Terni imbocca così la strada del dissesto per spalmare i debiti fatti fino ad oggi. La cifra si aggira sui quindici milioni di euro, di cui otto derivano dal debito fuori bilancio. Alla Giunta Di Girolamo sarebbe convenuto fare la manovra all’inizio di legislatura, evitando così di arrivare alla fine con un bilancio troppo vincolato dal riequilibrio dei conti. I continui rinvii del Sindaco, le eccessive fibrillazioni della maggioranza e i contrasti interni al Pd hanno di fatto condizionato la scelta. Per paura degli attacchi delle opposizioni e, in parte, per eccesso di autoreferenzialità si è giunti a metà mandato. Tuona un democratico dei piani alti: “Oggi siamo costretti a fare una scelta che avremmo dovuto fare due anni fa. Se l’avessimo fatta allora l’ultima parte di legislatura poteva essere riservata agli investimenti”. Al di là delle parole, comunque, una cosa è certa: il centro sinistra rischia di arrivare alle prossime elezioni con il fiato sul collo. Del resto questi ultimi due anni sono stati caratterizzati da tanti tentennamenti, con diversi annunci e poche decisioni. Tra l’altro il predissesto è uno strumento scelto ormai da diverse amministrazioni, in quanto consente al bilancio di un ente di respirare un po’ senza subire i duri vincoli e le conseguenze del dissesto. Dalle notizie che escono da Palazzo Spada sembra che la Giunta intenda spalmare su cinque anni il debito, e non in dieci come consentirebbe la procedura. A questo punto dovrà essere predisposto un piano pluriennale, indicando da dove arriveranno le risorse necessarie per coprire i conti in rosso. La dichiarazione del predissesto consente al Comune di aumentare le tasse e di vendere beni. Di Girolamo punterebbe ad aumentare la pressione fiscale (scelta che preoccupa il Pd ternano), a ridurre le convenzioni, a rateizzare il debito nei confronti dei creditori e a vendere la municipalizzata delle Farmacie. Tutto questo starà dentro la manovra che verrà annunciata dallo stesso Sindaco nel corso del Consiglio Comunale del prossimo 3 ottobre. Una volta approvato, il Piano Pluriennale sarà inviato al Ministero dell’Interno, dove una specifica commissione avrà il compito di valutarne la congruità. Per giochi del destino quella commissione è presieduta proprio da un umbro, il sottosegretario Gianpiero Bocci.

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