Terni, Piano scuola, maggioranza e sindacati contro, la giunta “Delibere condivise”

TERNI – Scoppia il caso politico intorno al piano scuola del Comune che prevede il ridimensionamento degli istituti scolastici cittadini con il passaggio da 11 a 9. Dopo le proteste dei presidi che chiedono il ritiro delle delibere, questa mattina la questione è approdata in consiglio comunale. A sollevarla 13 consiglieri di maggioranza che hanno presentato un atto di indirizzo nel quale chiedono la verifica delle delibere. I consiglieri Narciso, Bartolini, Pennoni, Orsini, Lamanna, Piccinini, Masiello, De Santis, Piermatti, Zingarelli, Pantella e Crisostomi del Pd e da Chiappini (CA) hanno sottoscritto un atto nel quale, “considerate che sono già emerse forti criticità espresse da famiglie ed operatori della scuola in merito al percorso posto in essere”, chiedono che il consiglio comunale impegni il sindaco e la giunta “a riferire i contenuti della proposta elaborata dalla Commissione presieduta dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Terni;  di verificare l’attuazione delle delibere almeno fin quando non siano stati esplorati tutti i percorsi di partecipazione necessari; di portare a conoscenza il Consiglio comunale delle motivazioni e la ratio del piano”.

Immediata la replica dell’amministrazione. “La delibera sulla programmazione territoriale della rete scolastica e dell’offerta formativa in Umbria, anni scolastici 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018, presa d’atto lavori commissione consultiva – spiega l’amministrazione comunale – ha visto in giunta una valutazione serena e condivisa, al pari di tutti gli altri atti approvati. Ogni altra ricostruzione sui lavori dell’esecutivo è priva di qualunque fondamento”.

“L’atto proposto – prosegue l’amministrazione comunale – dall’assessorato alla Scuola e ai Servizi educativi è stato esaminato con attenzione e nessuno degli amministratori ha riscontrato elementi che potessero portare a distinguo o a valutazioni non unanimi. Da Palazzo Spada inoltre non sono mai stati rilasciate dichiarazioni o comunicazioni inerenti a scelte non condivise o peggio ancora forzature. Nel merito della programmazione territoriale della rete scolastica l’Amministrazione Comunale ribadisce la sua volontà di confrontarsi con il mondo della scuola e la sua dirigenza nell’intento di trovare la migliore organizzazione possibile della rete scolastica cittadina, nella consapevolezza che il servizio scolastico è chiamato a un ruolo sempre più fondamentale e complesso, sia nella formazione che nella relazione con le nuove generazioni. E’ in questa direzione che vanno intensi gli atti di programmazione promossi dall’amministrazione comunale che intende esercitare il suo ruolo in maniera condivisa, tempestiva ed efficace”.

Intanto sempre oggi si è tenuto, l’incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal di Terni con il sindaco Di Girolamo. “Le organizzazioni sindacali dei lavoratori della scuola – fanno sapere i sindacati – hanno chiesto il ritiro della delibera, contestandola nel merito: le istituzioni scolastiche, per mantenere la propria autonomia devono avere almeno 600 alunni e a Terni non ci sono scuole del primo ciclo sotto tale soglia, quindi il piano è inopportuno. Non esiste poi nessun obbligo normativo che impone ai comuni di trasformare le Direzioni Didattiche e le Scuole Medie in Istituti Comprensivi (a meno che non ci sia un’effettiva esigenza di dimensionamento)”.

Ma le critiche dei sindacati sono anche e soprattutto al metodo utilizzato, visto che il provvedimento preso non ha rispettato minimamente i passaggi previsti dalla delibera del consiglio regionale (la 336 del 16 luglio 2014) che prescrive il confronto con istituzioni scolastiche, associazioni dei genitori e sindacati.

“Senza uno studio attento del territorio e degli istituti, un coinvolgimento delle parti sociali, delle scuole e dei genitori – concludono i sindacati – non si può procedere a soppressioni di scuole, accorpamenti, trasferimenti di sedi e nuove istituzioni. Per questi motivi i sindacati ternani della scuola chiedono unitariamente il ritiro della delibera n.065 in autotutela”.

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