Munus dopo Firenze punta a gestire i musei di Terni, sfida con Civita

TERNI – Munus sfida Civita. Dopo Firenze, la società romana punta a gestire anche i musei ternani.  Dopo tante polemiche sulla gestione del Caos, si fa una gara con un soggetto qualificato che sfida l’Ati che  “storicamente” detiene la gestione dei musei cittadini. Questa mattina, all’apertura delle buste, infatti sono state giudicate ammissibili le proposte del raggruppamento Civita, Indisciplinarte, Actl, Alis e quella del gruppo Munuscon Kairos. I primi si sono occupati delle strutture museali negli ultimi anni, Munos,  invece, gestisce musei in città come Firenze, Padova e la Castellina di Norcia. Kairos, invece, sancisce definitivamente il divorzio da Civita, dopo che era stata esclusa di recente anche dalla gara per la gestione dei servizi della Cascata.

Nelle prossime sedute la commissione entrerà nel merito e nella valutazione delle proposte pervenute. Dovrà valutare, infatti, i piani di gestione e la proposta culturale. L’ultimo passaggio, prima dell’aggiudicazione, riguarderà le offerte economiche. L’importo dell’appalto e di 2 milioni 624mila 509,33 euro più Iva di cui 49mila 180,33 euro per i costi relativi alla sicurezza. Il contratto riguarderà la gestione del Caos, il Centro Arti Opificio Sir, il sito archeologico di Carsulae, Paleolab e l’Anfiteatro Fausto, oltre ai servizi integrati di vendita, accoglienza, caffetteria, guardaroba, pulizia, vigilanza e biglietteria presso il sistema teatrale (teatro comunale Secci, teatro dell’Anfiteatro romano e teatro romano di Carsulae). Il contratto avrà durata quinquennale.

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