Terni, stabilizzazioni in Provincia, iniziato il processo alla giunta Polli

TERNI – E’ iniziato questa mattina il processo a carico dell’ex giunta provinciale e di alcuni funzionari di Palazzo Bazzani per l’inchiesta sulle stabilizzazioni di 15 collaboratori a termine. Tra gli imputati eccellenti l’attuale vicepresidente della giunta regionale, Fabio Paparelli, in qualità di ex assessore provinciale.
Nell’udienza di oggi si stati riuniti due procedimenti: quello degli amministratori che hanno chiesto il giudizio immediato: l’ex presidente della provincia Feliciano Polli, gli assessori Fabio Paparelli, Fabrizio Bellini, Filippo Beco, Stefania Cherubini, Stefano Mocio, Vittorio Piacenti d’Ubaldi e il segretario generale Antonio De Guglielmo, e quello dei cinque rinviati a giudizio: Marcello Bigerna e Domenico Rosati oltre ai tre funzionari Gioia Rinaldi, Sandro Pascarelli e Giovanni Vaccari Vitale.
I reati contestati a vario titolo vanno dal falso, all’abuso di ufficio.
Paparelli deve rispondere insieme a Polli, Rosati e Cherubini e a due dirigenti, De Gugliemo e Pascarelli, all’accusa di mobbing intesa come lesioni aggravate.
L’inchiesta era partita nel 2009, condotta dalla guardia di finanza. Nel mirino della Procura la stabilizzazione di 15 collaboratori a termine. Assunzioni a cui il presidente precedente, Andrea Cavicchioli, non volle procedere in base a quanto stabiliva la normativa. La giunta Polli, ribaltando il parere, procedette invece con le assunzioni a tempo indeterminato anche alla luce, però, di alcune modifiche normative intervenute nel frattempo.
Tutti gli indagati si sono sempre dichiarati estranei ai fatti loro contestati e hanno sempre sostenuto la legittimità del loro operato.
Nella prima udienza di oggi i due procedimenti, come detto, sono stati riuniti e il processo è stato rinviato al 19 gennaio per ascoltare 5 testimoni del pubblico ministero, Elisabetta Massini.
Il giudice Zanetti ha stabilito anche la notifica della citazione per l’ente provincia in modo che eventualmente possa costituirsi parte offesa.

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