Terremoto, a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. I sindaci al premier: “Allargare il cratere”. Quasi 3mila le persone assistite

E’ in corso il consiglio dei ministri convocato a Palazzo Chigi per deliberazioni in merito all’estensione “degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016 in conseguenza degli ulteriori eccezionali eventi sismici che il giorno 30 ottobre 2016 hanno colpito nuovamente il territorio delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria”. Poco prima del consiglio dei ministri si è svolto anche un incontro con i presidenti delle Regioni coinvolte. Poco prima della riunione c’è stato anche un appello di nove sindaci umbri per l’allargamento del cratere.

Fabrizio Cardarelli, (Spoleto), Nando Mismetti (Foligno), Donatella Tesei (Montefalco), Annarita Falsacappa (Bevagna), Bernardino Sperandio (Trevi), Moreno Landrini (Spello), Andrea Reali (Castel Ritaldi), Massimiliano Presciutti (Gualdo Tadino), Domizio Natali (Campello sul Clitunno), sottolineano che “i nostri territori – in particolare Foligno, Spoleto e le aree circostanti – già colpiti duramente dalle numerose scosse che si sono succedute dal 24 agosto, hanno subito con il terremoto di ieri, di magnitudo 6.5, danni ingenti al patrimonio culturale, ai palazzi storici, a numerosi edifici pubblici e privati. Le prime verifiche effettuate dipingono un quadro assolutamente problematico, una situazione talmente difficile da avere già implicazioni molto negative sul comparto sociale, economico e turistico che riguarda un territorio molto più vasto. In questo contesto chiediamo che vengano snellite al massimo le procedure burocratiche per affrontare in maniera efficace le situazioni di emergenza e le richieste dei cittadini. Siamo colpiti per il dramma che sta vivendo anche la nostra regione ma, così come annunciato ieri dal Presidente del Consiglio, chiediamo al Governo di allargare il cosiddetto ‘cratere’, il perimetro contenuto nel decreto legge del 17 ottobre che individua i Comuni maggiormente colpiti e stabilisce quindi le misure previste per gli immobili distrutti o danneggiati e gli interventi di emergenza. Riteniamo indispensabile che i nostri Comuni facciano parte di questo perimetro”.

I dati della Prociv – Sono complessivamente 2 mila 763 le  persone attualmente assistite in Umbria, di queste 2mila 693 in provincia di Perugia e 70 in provincia di Terni: è quanto emerge dai dati finora raccolti dal Centro regionale di protezione civile di Foligno. Per la maggior parte gli assistiti hanno trovato ricovero in strutture comunali (61 persone in provincia di Terni e 2mila 060 in provincia di Perugia), mentre 9 persone provenienti da Macenano di Ferentillo hanno trovato un’altra sistemazione (seconde case, amici, parenti etc). Gli assistiti nelle tende sono complessivamente 78 di cui 71 a Monteleone di Spoleto, 6 a Vallo di Nera e 1 a Sellano.  Quattrocento32 persone residenti nel Comune di Norcia hanno trovato ricovero nelle strutture alberghiere del Lago Trasimeno, mentre 123 persone sono assistite in strutture ricettive locali (90 a Foligno capoluogo, 8 a Casacastalda di Valfabbrica e 25 a Monteleone di Spoleto).  In particolare su 4 mila 937 residenti a Norcia gli assistiti sono complessivamente 1032 (600 in strutture comunali); dei 3mila 248 residenti a Cascia gli assistiti sono 160.  I volontari impiegati oggi nell’azione di assistenza alla popolazione sono complessivamente 190, di cui 159 delle Organizzazioni umbre di protezione civile (141 tra Norcia e Preci e 18 a Foligno) e 31 delle Organizzazioni di protezione civile nazionali.

 

 

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