Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità: 408 interventi per 389 milioni di euro
SPOLETO – Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto.
Anas, infatti, è stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali.
In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas è stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovrà coordinare e provvedere alla sua attuazione.
«Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma – afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Graziano Delrio – sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica».
In particolare, in fase di programmazione, in un confronto continuo con la Dicomac, si è provveduto alla ricognizione delle criticità sulla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici ed all’individuazione degli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità, redigendo un cronoprogramma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale che indichi anche le priorità di intervento. La successiva fase di attuazione del programma prevede, invece, il coordinamento operativo e il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi e, ovviamente, la realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali in relazione alla loro effettiva capacità operativa e finanziaria.
Anas, in qualità di Soggetto Attuatore, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale. Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni, il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro.
Per gli interventi sulla rete stradale di Anas e per quelli per i quali gli enti gestori richiederanno supporto diretto per l’attuazione, il Soggetto Attuatore utilizzerà, in via di anticipazione, le risorse del Fondo Unico Anas (istituito con legge 208/2015). I gestori delle reti stradali locali che, invece, comunicheranno di voler intervenire direttamente sui tratti di propria competenza, utilizzeranno le proprie risorse, se disponibili, oppure chiederanno l’autorizzazione alla Regione di riferimento per accedere ai fondi di Protezione Civile.
«Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante – ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato oggi sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni».
«La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità – ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto». Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni.
Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino – tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro.
Massima attenzione e priorità dalle Istituzioni alla Strada Provinciale 477 di Castelluccio, insieme ad altri assi viari dell’area del cratere, è stata già inclusa nella proposta di Programma degli interventi per il ripristino della viabilità elaborato dall’Anas tra quelle comprese nella prima fase, in prima priorità. Il piano verrà approvato nei prossimi giorni dal Capo Dipartimento della Protezione civile: è quanto hanno affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, sottolineando che “la giunta regionale segue con la massima attenzione e con l’impegno necessario le molte criticità che interessano la frazione di Castelluccio di Norcia”.
Nel frattempo – hanno spiegato – la Provincia di Perugia, proprietaria della strada, sta già portando avanti la progettazione degli interventi per i tratti 1 e 2 sia per le opere da realizzare in somma urgenza, sia per quelle di ripristino del piano viario e di bonifica e consolidamento delle pareti. Tali adempimenti di carattere tecnico sono indispensabili per poter avviare la fase di approvazione e di appalto anche dei tratti che, in base alle norme vigenti, non è possibile affidare in somma urgenza.
La presidente e l’assessore, nel ricordare che le abbondanti nevicate avevano rallentato le attività di rilievo, impedendo l’avvio dei lavori in somma urgenza che erano stati già affidati, hanno sottolineato che tale criticità “è stata risolta in queste ore in quanto grazie all’intervento dei vigili del fuoco per il tratto 2 e a quello dell’Esercito nel tratto 3, la strada è stata interamente sgomberata”.
“La Provincia – proseguono Marini e Chianella in un comunicato della Regione, in merito alle preoccupazioni manifestate in occasione dell’assemblea dei residenti e delle associazioni – sta completando gli adempimenti tecnici ed amministrativi che consentiranno di effettuare la consegna dei primi lavori in somma urgenza sul tratto 1 per i primi cinque chilometri già appaltati. Avremo modo nei prossimi giorni di fornire ulteriori ragguagli ed informazioni anche sulle altre problematiche sollevate nel corso dell’incontro, ma ciò che mi sento di confermare è il massimo impegno della Regione e di tutte le sue strutture per affrontare e risolvere le molte questioni aperte che riguardano la frazione di Castelluccio”.
“Va infine ricordato, per quanto riguarda la viabilità – proseguono Marini e Chianella – che si tratta di un intervento tecnico molto complesso, in capo ad Anas ed alla Provincia di Perugia, che prevedrà lavori di consolidamento delle pareti della montagna che a causa del susseguirsi degli eventi sismici hanno subito numerosi distacchi. Al tempo stesso si deve operare per il ripristino della sede stradale garantendo la massima sicurezza. Un complesso di lavori che supera l’ammontare di 4 milioni 500 mila euro. Sarà nostra cura – concludono la presidente e l’assessore – presidiare con la massima attenzione lo svolgimento di tutte le fasi per la realizzazione di questi interventi”.