Terremoto, inizia la ricostruzione per gli allevatori. Dal 24 agosto 105 le aziende inagibili

NORCIA – Dopo la fase dell’emergenza, pronti alla ricostruzione, anche per gli allevamenti. Per questo l’assessore regionale Fernanda Cecchini incontrerà gli imprenditori di Cascia, Norcia e Preci. Complessivamente le aziende inagibili in seguito al sisma del 24 agosto e del 30 ottobre sono state 105, di cui 20 in seguito al primo sisma e 85 in seguito al secondo del 30 ottobre. Gli animali deceduti complessivamente sono 5 bovini, 45 ovini, 25 suini.

Le abitazioni inagibili degli allevatori sono state 21, di questi 7 si sono risolte con l’opzione del contributo per autonoma sistemazione, 1 con soluzione abitativa in emergenza e 13 con moduli abitativi provvisori MaPRE. In seguito al sisma del 30 ottobre sono risultate inagibili 89 abitazioni di allevatori, 37 risolte con l’opzione del contributo per autonoma sistemazione, 5 con soluzione abitativa in emergenza, 47 con moduli abitativi provvisori MaPRE.

Malgrado i momenti di grande difficoltà legati alle avversità climatiche “sono state messe in campo tutte le azioni per trovare una nuova sistemazione abitativa e produttiva a tutti gli allevatori che hanno subito danni dopo il sisma del 24 agosto e all’80 per cento delle attività danneggiate dal nuovo terremoto del 30 ottobre, nel giro di un mese si prevede di soddisfare i bisogni del rimanente 20 per cento. Questo – rileva l’assessore – è il frutto della grande collaborazione fra Regione Umbria, Protezione Civile, Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, Agenzia Forestale regionale, Comunità montane, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del fuoco che hanno agito in stretto contatto con i Comuni. Un lavoro – aggiunge – che si deve anche alle associazioni degli agricoltori dei territori colpiti dal sisma, coinvolte in ogni passaggio, compresa anche la corretta gestione delle donazioni di mangimi e fieno per gli animali delle zone terremotate”.

“Gli eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016 hanno causato ingenti danni alle attività produttive interessando, come è ormai noto, in maniera particolare gli allevamenti zootecnici, per la loro notevole diffusione nelle aree colpite – ha spiegato l’assessore Cecchini – La peculiare caratteristica di tale settore produttivo, ha determinato la necessità di individuare provvedimenti specifici per far fronte alle necessità emergenziali derivanti dalla installazione di ricoveri temporanei per gli animali, nonché per trovare, agli allevatori con abitazioni lesionate, una sistemazione abitativa che permettesse loro di restare in prossimità degli allevamenti, al fine di assicurare la continuità produttiva delle aziende”.

“Gli allevatori – evidenzia l’assessore Cecchini – hanno potuto optare per tre differenti soluzioni, contributo per autonoma sistemazione, sistemazione presso le SAE, sistemazione in azienda con moduli abitativi provvisori (MaPRE)”.

Inoltre, per semplificare le procedure per l’acquisto dei moduli temporanei è stato concordato tra le quattro regioni di affidare ad una regione capofila la gestione delle procedure per l’acquisto, individuando la Regione Lazio per l’acquisto dei moduli zootecnici e la Regione Umbria per l’acquisto dei MaPRE, la Regione Umbria ha altresì deciso di avvalersi della Agenzia forestale regionale (AFOR) per le attività di supporto tecnico e operativo connesse a tali interventi. In particolare è stata a cura dell’AFOR la sistemazione delle aree per l’installazione di MaPRE e moduli zootecnici, nonché delle opere accessorie, tipo allaccio delle utenze”.

La Regione Umbria ha altresì deciso di affidare all’Agenzia Forestale Regionale, per le aziende dotate di un patrimonio zootecnico numericamente più limitato rispetto alle caratteristiche dei moduli in acquisto, strutturati per 20 capi bovini e per 100 capi ovicaprini, la realizzazione di strutture provvisorie più piccole.

“Oltre agli interventi di realizzazione dei ricoveri provvisori, la Regione si è attivata, soprattutto nelle fasi di prima emergenza post 30 ottobre, per l’individuazione di stalle agibili e non utilizzate presenti nel territorio, per lo più di proprietà pubblica e in parte privata – ha ricordato l’assessore – Tali strutture sono state messe a disposizione di alcuni allevatori, per situazioni particolarmente critiche che richiedevano la necessità di reperire un ricovero immediato, e in alternativa all’acquisto dei moduli tunnel, provvedendo tramite l’AFOR alla realizzazione di piccoli interventi di manutenzione necessari per l’utilizzo di tali strutture nella maggior parte dei casi inutilizzate da anni”.

Lo stato di avanzamento dei lavori aggiornato al 3 marzo evidenzia che l’installazione del MaPRE può considerarsi quasi completata, mentre su un totale di 142 moduli zootecnici, per 83, pari a circa il 60 per cento, sono terminati i lavori e consegnati o in fase di allestimenti integrativi aggiuntivi opzionali e prossimi alla consegna, ulteriori 26, corrispondenti a quasi il 20 per cento, sono in fase di montaggio. A questi vanno aggiunte altre sette aziende per le quali sono state trovate sistemazioni alternative presso altre strutture rimaste agibili. Si prevede quindi che il restante 20 per cento dei moduli sarà installato entro un mese.

“I decreti del Governo emanati con grande tempestività – ha detto l’assessore Cecchini – ci hanno consentito di dare in tempi brevi risposte efficaci. In questo contesto è stato prezioso il lavoro svolto dal ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina, che ha rappresentato i problemi al commissario europeo all’agricoltura Hogan, consentendo di accelerare i pagamenti PAC. Sono stati inoltre accelerati alcuni pagamenti del programma di Sviluppo Rurale. In particolare nei soli comuni del cratere sono già stati erogati circa 5.300.000,00 euro per alcune Misure a superficie. Tali pagamenti sono stati anticipati anche nel resto dell’Umbria per ulteriori 30.000.000,00. Nelle prossime settimane AGEA provvederà ad ulteriori erogazioni sulle stesse misure a superficie. Inoltre AGEA provvederà all’attivazione degli ulteriori premi per gli allevatori delle aree ricomprese nel cratere del terremoto sulla base dell’autorizzazione della Commissione Europea intervenuta nel mese di febbraio”.

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