Terremoto, prima domenica da sfollati e la nuova fabbrica dei Della Valle ad Arquata. Quello che serve veramente in Valnerina

La prima domenica da sfollati dopo la terribile scossa del 30 ottobre è stata più difficile del previsto. A Norcia, come nel resto della Valnerina, la pioggia è caduta senza dare tregua, creando i primi pesanti disagi alla popolazione. La giornata è cominciata dalle cose più semplici. L’acqua è gelata, ci si arrangia su tutto, si pranza dove capita e gli stessi vestiti da una settimana. Chi è rimasto a Norcia, Preci e a Cascia mostra nel viso tutta la stanchezza di questi giorni, sente addosso il freddo e l’umidità di questa prima domenica di novembre. Si dorme molto poco, a volte per scaldare l’ambiente si sale in macchina mettendola in moto. Chi ha scelto di lasciare la Valnerina per gli alberghi del Trasimeno si incontra a San Feliciano di Magione, proprio sul Lago, dove l’Arcivescovo di Spoleto-Norcia celebra la Messa con i terremotati. Con lui anche il Cardinale Gualtiero Bassetti, il sottosegretario Gianpiero Bocci e il Sindaco del posto Giacomo Chiodini. Un modo per provare a ricostruire la piccola comunità sistemata negli alberghi di Corciano, Magione e Castiglione del Lago. Vita da sfollati, con tanti problemi quotidiani da risolvere, alcuni urgenti come dove mandare i propri figli a scuola. Almeno una quindicina hanno deciso di mandarli nelle scuole del Trasimeno . “Mia figlia fa ragioneria – confessa una signora di Norcia – non ritornerà su ma frequenterà le lezioni a Magione”. È lo stesso Sindaco Chiodini a confermare la scelta: “Almeno 12/13 ragazzi dai prossimi giorni inizieranno le lezioni da noi”. Stessa musica a Corciano dove il Sindaco si trova a fare i conti con diversi minori oltre ad un gruppetto di disabili.

Nel frattempo a Norcia sono in molti che commentano la notizia che arriva da Arquata del Tronto, comune marchigiano confinante con la città di San Benedetto. Il patron del Gruppo Tod’s Diego Della Valle ha offerto un contributo alla ripartenza firmando, con il fratello Andrea, l’atto di acquisto di un terreno su cui sorgerà una nuova fabbrica. Circa trenta giovani, individuati tramite una selezione che inizierà a giorni, produrranno ad Arquata scarpe e altri accessori per il marchio di proprietà della famiglia Della Valle. Saranno formati subito, entro un anno avranno un nuovo lavoro. Così il loro paese non morirà, il futuro si costruisce così, offrire un lavoro significa dare una speranza onesta e concreta. “Mi auguro – dice Diego Della Valle – che altri imprenditori facciano altrettanto”. A Norcia i pochi rimasti chiedono esattamente questo: “Chi ci vuole realmente bene faccia quello che hanno fatto i fratelli Della Valle”. Aggiunge un altro nursino doc: “Sentiamo tante parole, ci dispiacerebbe che qualcuno cercasse pubblicità”.

Nel frattempo resta grave la viabilità, dopo la chiusura della strada principale che da Borgo Cerreto porta a Norcia e a Preci, da ieri è stata chiusa anche la provinciale che da Sant’ Anatolia di Narco conduce a Montelene di Spoleto. Per andare a Norcia e Cascia si passa soltanto per la piccola strada di Rocchetta, così come nel 1997. Storie che si ripetono in un territorio messo spesso a dura prova.

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