Terremoto, trasferiti bimbi da reparto pediatria Spoleto, chiuso distretto di Norcia, verifiche su struttura per anziani

Dopo la prima scossa di terremoto che stanotte ha colpito Umbria, Lazio e Marche, è stato subito attivato un monitoraggio delle strutture sanitarie della regione, soprattutto nella zona del territorio spoletino e della Valnerina. In particolare, secondo quanto riferito dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, si sono registrati alcuni danni nel reparto di pediatria dell’ospedale di Spoleto dove sono caduti alcuni calcinacci e ci sono state leggere lesioni a fondelli, tanto che tre bambini ricoverati sono stati trasferiti, per sicurezza, nel nosocomio di Foligno e altri sono stati spostati in altre aree dell’edificio. Si tratta di una soluzione provvisoria, in attesa di sistemare le stanze danneggiate. Problemi anche a Norcia, la città umbra più colpita dall’evento sismico, è stato è stato chiuso il Distretto e le tutte le attività sono state trasferite nel presidio ospedaliero della città. Sono inoltre in corso sopralluoghi di tecnici e vigili del fuoco di una struttura protetta per anziani, l’istituto Lombrini, che sembra abbia subito lesioni: si sta valutando la sua eventuale chiusura per motivi di sicurezza, mentre subito dopo la prima scossa gli anziani ospiti sono stati fatti uscire dall’edificio e ricoverati provvisoriamente in ambulanze.

L’assessore Barberini ha fatto sapere, attraverso i social network, che l’Umbria è pronta a portare “aiuto e solidarietà” alle zone colpite dal sisma e che “già stanotte la centrale operativa del 118 regionale ha collaborato attivamente con quella di Rieti per il primo soccorso”.

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