Terremoto, Vasco Errani torna a Norcia e visita il Centro operativo

NORCIA – Vasco Errani è tornato a Norcia per fare il punto della situazione  rispetto al sisma che il 24 agosto scorso ha colpito anche la città di San Benedetto. Dopo una visita al Centro Operativo di Norcia, ubicato nella sala polivalente del parcheggio di Porta Romana, per un saluto ai dipendenti comunali e volontari che dal giorno del sisma lavorano ininterrottamente per assistere la popolazione, il commissario straordinario per la ricostruzione e il sindaco di Norcia hanno fatto un giro per le vie della città incontrando i cittadini e gli operatori economici.

Intanto, in una giornata in cui la terra è tornata a tremare, si fa il punto. Al comune di Norcia, alla data odierna, risultano pervenute 3164 domande di sopralluogo per la verifica dell’agibilità degli edifici. Il termine per la presentazione dei sopralluoghi è stato prorogato fino al 18 ottobre prossimo. Al momento sono stati effettuati 2321 sopralluoghi che hanno verificato l’agibilità di  806 edifici (Lettera A scheda Aedes); l’agibilità con rischio esterno di 186 edifici (Lettera AF scheda Aedes); l’inagibilità di 154 abitazioni (Lettera B scheda Aedes); l’inagibilità con rischio esterno di 27 abitazioni (Lettera BF scheda Aedes); l’agibilità parziale di 67 edifici (Lettera C scheda Aedes); l’agibilità parziale con rischio esterno per 4 edifici ((Lettera CF scheda Aedes); l’inagibilità totale di 355 edifici (Lettera E scheda Aedes); l’inagibilità totale e il rischio esterno per 126 edifici (Lettera EF scheda Aedes).

Per quanto riguarda le ordinanze sono state trattate 577 schede Aedes (schede di rilevamento del danno della Protezione Civile) ed emesse alla data odierna 479 ordinanze. Sul piano dell’assistenza alla popolazione sono ospitate nelle strutture ricettive 275 persone per complessivi 113 nuclei familiari. Le domande per il contributo dell’autonoma sistemazione (CAS) pervenute fino a questo momento sono 351, equivalenti a 351 nuclei familiari per un totale di 853 persone. Sono stati richiesti, inoltre, 118 SAE (Strutture abitative emergenziali) mentre le attività commerciali che dovranno essere delocalizzate sono complessivamente 19 e spaziano dalle attività ricettive al confezionamento delle lenticchie, dall’abbigliamento alla ristorazione.

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