Tk-Ast arresti e denunce, “Tranquillo, sta settimana c’è la brioche” e arrivava la mazzetta

TERNI – “Ma sto mese Mano Pezzata l’hai regolato?”, “Eh questo mese no, settimana prossima, di solito faccio sempre a fine mese”.

Quando i pagamenti ritardano una brioche secondo la procura rassicura: “Tranquillo, sta settimana c’è la brioche”. La brioche secondo gli inquirenti è il tanto atteso denaro.

Le intercettazioni telefoniche, ambientali, le telecamere che riprendono lo scambio di soldi ed il gps – secondo gli inquirenti – sono prove rilevanti che chiudono il cerchio della grande truffa ai danni di Ast.

In otto si trovano agli arresti domiciliari: Giancarlo Ongis e Marco Cattaneo di Bergamo, Stefano Arnoldi di Milano, e poi i ternani Daniele Inches, Alessio Petrollini, Alessandro Luzzi, Leonardo Manni e Andrea Papa Italiani.

Per il procuratore della Repubblica ogni classificatore si intascava 8.000 euro al mese. La ricompensa per i camion “cattivi” è di 400 euro totali, quindi 80 euro a camion per ogni classificatore. “Scusa, ti dovevo dare la bustina! Domani ti telefono e te la porto!”

Quando all’interno del parco rottami arrivano nuovi classificatori gli indagati – stando alle carte – tengono gli occhi ben aperti: “Da lunedì c’è un nuovo classificatore, avverti Stefano di stare attento”.

I carichi vengono preparati – stando alle carte – nella sede della Metal Inox Centro a Fabriano per essere poi consegnati all’AST tramite il vettore Papa Italiani. I carichi per i 7 camion vengono preparati in modo diverso: Due camion “buoni” contengono 27 tonnellate ciascuno di acciaio inox 304, i restanti 5 camion “cattivi” invece contengono per il 40% acciaio inox 304 e per il 60% della “roba” (in genere una tornitura di cromo e ferro).
Dalle intercettazioni gli inquirenti leggono: “Uno al giorno soltanto di cromo, sul camion ne facciamo magari 2 perchè se ti controllano etc.. eclusivamente di cromo se non addirittura di ferro trac e via”.

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