Tk-Ast: quasi in funzione la nuova linea 6. I sindacati tornano sull’accordo al Mise

TERNI – Si appresta a entrare in funzione la nuova linea 6 dell’Ast di Terni: i test di avviamento dell’impianto di laminazione a freddo, trasferito nello stabilimento ternano da quello di Torino, dopo la chiusura di quest’ultimo, sono andati infatti a buon fine.
A comunicarlo è l’azienda, spiegando in una nota che è stato trattato, il primo con qualità commerciale, un rotolo di acciaio 304. Per Ast si tratta anche del “primo segnale per contestualizzare l’incremento di volumi e l’accessibilità a ulteriori mercati di nicchia”.
L’obiettivo aziendale, continua la nota, “è diventare interlocutore di clienti sempre più esigenti”, grazie “ad un profondo cambiamento della propria cultura aziendale”. “Il risultato raggiunto oggi – conclude la nota – mostra i primi segnali concreti e incoraggianti”.
La linea 6 è la stessa in cui, nello stabilimento di Torino, nella notte tra il il 5 e il 6 dicembre 2007 persero la vita sette operai a causa di un incendio.

Se da una parte tutto va a gonfie vele, non la pensano allo stesso modo i sindacati.

Attilio Romanelli, segretario generale Cgil Terni
Attilio Romanelli, segretario generale Cgil Terni

“Non si comprende perché lo stabilimento stia arretrando, 73 mila tonnellate di fuso a maggio rappresentano uno dei livelli più bassi di produzione mai raggiunti. Qualche risposta in merito va data da parte dell’azienda”: così il segretario generale della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, è intervenuto stamani parlando dell’Ast, dove da ieri sera è in corso lo sciopero di due giorni indetto dalle rsu di gruppo dopo il calo di produzione registrato questo mese.

Durante una conferenza stampa indetta per presentare l’iniziativa “Diritti in piazza”, organizzata dalla Cgil ternana dal 24 al 27 maggio prossimi, Romanelli, sempre in merito alla questione Ast, ha evidenziato che “la situazione è preoccupante perché c’è uno iato rischioso tra quanto stabilito dall’accordo del dicembre 2014 e quello che sta avvenendo oggi”.
Secondo il sindacalista, ci sono “dei problemi di carattere tecnico” e occorre “più attenzione dai parte dei vertici aziendali rispetto alla vita della fabbrica”.
“Inoltre – ha aggiunto Romanelli – bisogna capire il destino e le sorti dell’Ast in merito alla futura proprietà, perché su questo punto c’è una confusione che deve essere guidata, ragionando intorno a dati concreti”.
Delle diverse problematiche del territorio ternano si parlerà anche nel corso di “Diritti in piazza”, che prevede quattro dibattiti, uno per ogni giornata.
Tra le varie iniziative in programma, un confronto sul tema “La sanità che vogliamo”, il 25 maggio alle 17 a palazzo Spada, al quale parteciperà anche Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil nazionale.
Venerdì 26 maggio sarà la giornata dedicata al rapporto tra scuola e lavoro con il dibattito “La scuola per un nuovo sviluppo industriale”, mentre nella giornata conclusiva, sabato 27 maggio, alle 19 a piazza della Repubblica la giornalista Bianca Berlinguer intervisterà il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.