Tk-Ast: stabili le condizioni dell’operaio gravemente ferito. Rsu in assemblea con i lavoratori fino a mercoledì prossimo

TERNI – La città è ancora con il fiato sospeso per le condizioni del ternano Gianluca Menichino, rimasto gravemente ferito da un coil di acciaio all’interno del sito Tk-Ast.

Le sue condizioni, tutt’ora gravi, sembrano però essersi stabilizzate anche a seguito dell’intervento che l’operaio ha subito mercoledì.

Torna alla ribalta – a seguito dell’incidente – anche il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Faliero Chiappini di Città aperta ha voluto porre l’attenzione sul tema anche in consiglio comunale.

Le Rsu ternane hanno dato vita ad un ciclo di assemblee con i lavoratori. Inoltre è scattato lo sciopero da oggi, giovedì 13 luglio. In questa giornata si terrà un confronto nell’area a freddo (Pix1 e Pix 2), che coinvolgerà anche il laboratorio meccanico.

In una nota anche la Lega Nord, con il consigliere regionale Emanuele Fiorini ha fatto sentire la propria voce: “Ho lavorato in quello stesso reparto. Le logiche di risparmio e riduzione di personale dell’azienda compromettono la sicurezza. Voglio esprimere piena solidarietà e vicinanza al collega Ast ferito in seguito all’incidente accorso nei giorni scorsi all’interno dello stabilimento ternano. Un pensiero alla famiglia che sta vivendo ore di angosciante attesa nella speranza di un miglioramento del quadro clinico. Mi sento personalmente coinvolto in questa vicenda, conosco molto bene Gianluca in quanto abbiamo lavorato insieme proprio su quella linea per diversi anni. So bene come e in quali condizioni si lavora all’interno della fabbrica, conosco la mentalità dell’azienda che mette i profitti sopra a qualunque cosa, anche alla dignità umana. Le procedure standard, quando io lavoravo in Ast, prevedevano la presenza in contemporanea di un operatore e di un carropontista all’uscita della linea Lac2. Da qualche tempo a questa parte il sistema è cambiato a causa di logiche di risparmio dell’azienda e di riduzione del personale: l’operatore d’uscita, infatti, adesso deve svolgere anche la mansione di carropontista. Possiamo parlare quanto vogliamo di sicurezza, ma se manca il personale e se gli incarichi che dovrebbero essere svolti da due addetti vengono affidati ad un unico operatore, allora, le chiacchiere stanno a zero”.

Anche il circolo lavoratori del Partito di Rifondazione comunista: “Terni e la federazione provinciale tutta, esprimono forte sdegno e condannano fermamente quanto accaduto presso il reparto Pix di Ast. Nel contempo auguriamo al giovane lavoratore una pronta guarigione. Questo grave infortunio è figlio del clima repressivo messo in atto da tempo dalla direzione aziendale, che attua i metodi del ‘Toyotismo’ per incrementare la produttività dei reparti e dei lavoratori stessi.  La filosofia dell’efficentamento imposta dai cronometri e da nuove pratiche operative alienanti non tengono conto di quali conseguenze, in una fabbrica dove le forze in gioco sono titaniche, possano portare. Se aggiungiamo il ricorso allo straordinario come consuetudine, situazioni ad alto rischio divengono quotidiane. Il nostro paese è attraversato da una guerra di classe perpetrata dalla borghesia e dal capitale finanziario nei confronti dei lavoratori; una guerra praticata rimuovendo ogni elemento di garanzia e di sicurezza; pertanto, l’unica strada da intraprendere è l’inizio di una nuova stagione di conflitto sociale che riesca a ribaltare i rapporti di forza e restituire dignità al mondo del lavoro”.

Dalla Camera del lavoro di Terni: “Forza Gianluca è il coro unanime che proviamo a farti arrivare, auspicando che tu riesca a vincere la battaglia più importante della tua vita». Inizia così l’ordine del giorno che il direttivo della Fiom Cgil di Terni ha approvato all’unanimità e con il quale offre alla famiglia dell’operaio «sostegno morale e disponibilità, da parte di tutta l’organizzazione, per qualsiasi azione e/o iniziativa utile affinché si possa risolvere in positivo questa situazione».

Per la Fiom «occorre una risposta di sistema di tutti i soggetti istituzionali, politici, datoriali e sociali in grado di rimettere ordine, attraverso un nuovo sistema di relazioni, alle criticità presenti sul territorio ternano su tutti i temi aperti e non solo quello della sicurezza.La qualità del lavoro e la qualità della vivibilità cittadina – conclude l’ordine del giorno – si realizzano con buone pratiche capaci di individuare obiettivi concreti e condividere percorsi ed impegni reciproci che vincolano tutti a responsabilità ed impegno”.

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