Tragedia al Rigopiano, la procura apre un fascicolo per “omicidio colposo plurimo”

Mentre non è ancora finita la conta delle vittime, si inizia a muovere la Procura di Pescara su quanto accaduto all’Hotel Rigopiano di Farinadola, dove risulta ancora disperso il ternano Alessandro Riccetti. Il procurato aggiunto Cristina Tedeschi ha aperto un fascicolo per “omicidio colposo plurimo”, per ora senza indagati, e ha iniziato a verificare quanto avvenuto nelle ore precedenti alla slavina. L’hotel doveva essere chiuso? La strada doveva essere liberata? L’hotel poteva stare al posto in cui si trovava? Questi gli interrogativi ai quali sta tentando di rispondere il pm sentendo già qualche testimone.

Agli atti c’è già la mail inviata agli uffici della Prefettura dall’albergo. Un messaggio di posta certificata nella quale si chiede di intervenire e si richiedono anche rifornimenti di gasolio, considerando che il carburante per il generatore stava terminando. Poi la ricerca di una turbina per Farindola e l’area Vestina. Una richiesta che il presidente della Provincia, dopo aver contattato al Governatore della Regione, fa anche al Governo con una mail.

Dai rilievi emerge poi che il mezzo c’era, era stato tutto il giorno nei comuni vicini, Penne e Guardiagrele. Era necessario che qualcuno la dirottasse anche a Farindola. La ricostruzione che fa Repubblica dice che il mezzo era stato dirottato dal Centro di coordinamento dei soccorsi, sui tratti stradali non statali nei comuni di Guardiagrele, Bucchianico, Fare, Filioru, Petri, Penne Pianella. Il presidente della Provincia però non lo avrebbe saputo, tanto che per tutto il giorno resta alla ricerca del mezzo. In realtà di mezzi di questo tipo la Provincia ne ha due, ma uno è in riparazione e non si riesce a riaggiustarlo per mancanza di soldi. La turbina resta operativa, poi rientra nella casa cantoniera, prima dell’ordine di uscire di nuovo, dopo la tragedia.

 

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