Trt diventa Umbria Uno, al via domani i programmi della nuova emittente regionale sul canale 15 del digitale terrestre
Dal primo settembre TRT diventa Umbria Uno, un’emittente completamente nuova, sul canale 15 del digitale terrestre. Nuova non solo nel nome e nella grafica, nuova anche nei contenuti e nel modo di pensare e fare tv. Umbria Uno segna il passo del cambiamento. L’emittente, con una nuova proprietà, punta le sue telecamere su tutta l’Umbria senza dimenticare i singoli territori. Umbria Uno pone al centro l’informazione: il palinsesto, completamente rinnovato, si arricchisce infatti di nuovi appuntamenti news, con collegamenti e aggiornamenti in tempo reale, a partire dalla rassegna stampa delle 7.30.
Un’informazione puntuale, attenta e critica che, facendo forza sulla professionalità di un team in parte rinnovato, gode dell’esperienza nel campo dell’editoria del suo nuovo presidente, Gianluigi Torino, già amministratore delegato del gruppo televisivo campano CMG di cui fa parte Canale 21, la tv leader in Campania e nel Lazio.
“Crediamo nelle potenzialità dell’Umbria – dice il presidente Torino – Il nuovo progetto punta sull’informazione e sulle produzioni con un nuovo palinsesto che prevede 8 ore giornaliere di news. Un investimento importante e una sfida per una tv sempre più attenta ai telespettatori”.
In occasione del lancio di Umbria Uno arriva anche l’augurio del sottosegretario alle Telecomunicazioni del Governo, l’onorevole Antonello Giacomelli, che saluta la nascita della nuova tv come una buona notizia in un periodo non facile per l’emittenza locale. “Una buona notizia – afferma il sottosegretario Giacomelli – perché è una voce in più che si propone di assicurare un servizio di informazione e di pluralismo in una realtà importante come quella dell’Umbria e che arriva alla vigilia di cambiamenti importanti per l’emittenza locale per dare nuovi strumenti e nuove certezze a chi vuol fare il mestiere dell’editore. Faccio di cuore in bocca al lupo a Umbria Uno augurando che il successo dell’avventura editoriale coincida con il successo della riforma del Governo”.