Turismo da record ad Assisi: superati i numeri del 2016
ASSISI – Il 2018 è stato un anno d’oro per il turismo ad Assisi. I numeri sono eloquenti, parlano da soli e dicono che sono cresciuti arrivi e presenze non solo rispetto al 2017, che è stato l’annoorribile che vedeva Assisi come “epicentro del danno indiretto” derivante dal sisma, maaddirittura rispetto al 2016, indicato come l’anno con il miglior risultato degli ultimi decenni, cioè l’anno con il maggior numero di turisti nella Città Serafica dal 1957.
La crescita del turismo ad Assisi nel 2018 è a doppia cifra rispetto al 2016: le presenze adAssisi nell’anno appena concluso hanno superato di oltre 10 per cento il risultato del 2016,crescendo di oltre il 22 per cento rispetto al 2017. I numeri di dicembre e soprattutto delperiodo di Natale si conosceranno a fine mese, ma sappiamo che a novembre si è superato ilmilione di presenze, per la precisione si sono registrate al 30 novembre 1.111.090 di presenzead Assisi, segnando un +6% rispetto al totale del 2016. E a dicembre le eloquenti immaginidella Città Serafica con le vie e le piazze strabordanti di turisti, in particolare famiglie chehanno pernottato in media almeno 3-4 notti nelle strutture, e le stime parlano di un dato conuna crescita superiore ad ogni altra stagione come confermato da Federalberghi che rispettoall’anno precedente parla per esempio di una occupazione, per Natale, superiore al 75% conaumenti del 50 per cento rispetto allo stesso periodo del 2017; nel periodo Natale-CapodannoFederalberghi ha già rilevato una occupazione dal 75 al 100 per cento, e una permanenzamedia di tre notti. “Si può sin da ora affermare che l’anno 2018 è l’anno con il numero dipresenze maggiore di sempre ad Assisi” ha affermato il Sindaco Stefania Proietti, che ha ladelega al turismo e alla cultura “i dati definitivi confermeranno che nel 2018 con ogniprobabilità si sono registrate ad Assisi oltre un milione e 200mila presenze. Con unacrescita di presenze di oltre il 10% e degli arrivi di oltre il 13% rispetto al 2016, che fu l’annodel record turistico per Assisi, fino al sisma del 30 ottobre. Ora il 2018 si è chiuso comeanno record del turismo ad Assisi, segno evidente che investire risorse in promozioneculturale e turistica, come ha fatto la nostra amministrazione, porta risultati oggettivi.
Abbiamo avuto il coraggio di l’imposta di soggiorno e investirne la più ingente parte nelsettore cultura e turismo, come è giusto che sia per una imposta di scopo: all’indomani del2017, periodo più buio per il comparto strategico del turismo in tutta la Regione, il rilancionon è tardato ad arrivare, e ci ha portato nel 2018 il record assoluto di presenze e arrivi disempre.”
Le presenze ad Assisi, nel 2018, sono cresciute di più rispetto a quelle registrate nelcomprensorio assisano e anche rispetto alla media regionale “segno evidente che l’imposta disoggiorno non rappresenta un deterrente, ma se utilizzata per aumentare i servizi emigliorare l’offerta, diventa un elemento di miglioramento continuo per l’intero settore”
Nel 2017 l’anno si chiuse con 973.191, il 2016 con 1.082.538 e se vogliamo andare ancoraindietro nel tempo il 2015 registrò 1.083.279 e il 2014 si attestò su 1.048.857. Il 2018 segnerebbe addirittura un +15% rispetto alle presenze registrate nel 2000, anno del giubileo, quando si ebbero 1040mila presenze. Aumenta anche il dato di permanenza mediache nel 2018 si attesta stabilmente oltre le 2 notti, superando le 3 notti in alcuni periodicome il tempo di Natale.
Dal successo delle iniziative studiate e realizzate dall’assessorato turismo e cultura delComune di Assisi si può tranquillamente sostenere che il turismo ha registrato il tuttoesaurito e il periodo tra Natale e Capodanno ha segnato presenze eclatanti. Tantissime leiniziative che hanno riscosso il gradimento dei visitatori, dai numerosi concerti (un grandiosoriscontro quello di gospel la vigilia di Natale che si è tenuto nell’Abbazia di San Pietro incollaborazione con Umbria Jazz con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio diPerugia) ai tantissimi presepi, viventi e non, allestiti in ogni angolo della città e delle frazioni,alle mostre d’arte e agli spettacoli. Una grande attrazione che ha suscitato emozioni nel giocodi colori e suoni è stato il video mapping in piazza del Comune. Grandi attrattori sono statianche la casa di Babbo Natale e il trenino, offerti gratuitamente, che hanno animato ogni viadel Centro Storico, attraendo anche molto turismo di prossimità. Questo solo per citare alcunidegli eventi organizzati per le festività e che sono stati molto apprezzati dai turisti e daicittadini.
Tornando ai numeri del turismo, un paio di aspetti vanno sottolineati. Il primo, dalla letturadelle cifre viene fuori, ed è una conferma, che la Città Serafica è capofila indiscussa delcomprensorio. Il secondo, molto più rilevante, è che l’impatto dell’imposta di soggiornoanziché rallentare o, peggio ancora, far diminuire le presenze ha favorito l’arrivo dei turisti.
Su questo fatto va spesa qualche parola in più, viste le polemiche pretestuose che hannoaccompagnato l’introduzione dell’imposta dal primo gennaio del 2018. Verrebbe da dire chese i numeri sono questi e speriamo saranno confermati nel 2019 allora il cammino intrapresoda questa amministrazione è giusto, anzi la Città di Assisi sempre di più è apri-.pista persoluzioni coraggiose e innovative di cui i fatti e i numeri dimostrano l’efficacia..
“Di sicuro la nostra amministrazione continuerà a lavorare sull’immagine e sullaComunicazione, apprezzatissimi i passaggi sulle reti televisive nazionali con la fiction Che Dio ci aiuti e altri programmi come Meraviglie di Piero Angela” ha concluso il Sindaco Proietti “e a migliorare i servizi, investendo l’imposta di soggiorno non solo in promozione culturale ma anche nel miglioramento e nell’offerta di servizi a coloro che vogliamo si sentano non semplicemente turisti ma veri e propri ‘cittadini temporanei’ della nostra meravigliosa, amatissima Città, unica al mondo per bellezza e messaggi spirituali che riesce a lasciare impressi in chi qui arriva.
La Città di Assisi, per la sua straordinaria attrattività dovuta alle ricchezze del patrimoniostorico, artistico e culturale e al fatto di essere la Città di Santa Chiara e San Francesco, della
spiritualità francescana e della pace, è la ‘porta dell’Umbria’ e, dopo questo record dipresenze, è ancora più pronta a ragionare in un’ottica di sinergia con le altre città della nostrastraordinaria terra umbra.”