Umbria Mobilità, spunta l’ipotesi della liquidazione

PERUGIA – Umbria Mobilità potrebbe essere messa in liquidazione. Più che una ipotesi questa possibilità che dovrebbe essere vagliata da una commissione tecnica, come estrema soluzione, qualora la via dell’agenzia dei trasporti risultasse troppo impervia. Sulla carta si erano fatti i nomi di Ferruccio Bufaloni e Filippo Mangiapane come curatori e responsabili dell’operazione. Ipotesi però tramontata: troppo impegnati ma hanno comunque confermato che tale strada sarà imboccata solo se “Umbria mobilità non riesca a porre in essere gli ulteriori passaggi previsti nel piano di salvataggio elaborato dagli advisor e approvato prima dal consiglio d’amministrazione e poi dall’assemblea dei soci”.

La strada della liquidazione è comunque ben presente. La commissione tecnica dovrà valutare la possibilità di affidare, in condizioni di sicurezza,le dunzioni di agenzia de Trasporto pubblico locale ad Umbria Mobilità; gli effetti della legge Madia sulla possibilità per i soci di Umbria Mobilità di mantenere la propria partecipazione. Se i Comuni dovessero uscire, le quote dovrebbero andare sul mercato probabilmente andando incontro ad un nulla di fatto. Passare la palla all’agenzia significherebbe invece rendere il tutto più appetibile ma anche aggredibile dai creditori la parte di fondo nazionale dei trasporti nazionali alla Regione. La soluzione è “una segregazione patrimoniale” per vincolare il fondo sopracitato. Così potrebbe nascere l’agenzia che ad aprile bandirebbe le gare, facendo risparmiare otto milioni di euro di Iva.

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