“Un bacchetta per la pace”, ecco la maratona di concerti per l’armonia dei popoli. Porzi: “Messaggio dal cratere del sisma al cuore dell’Europa”

PERUGIA – “Dall’armonia della musica all’armonia dei popoli”, parte da questo slogan una grande Maratona musicale all’insegna della pace e della cultura. È quanto si propone il progetto “Una Bacchetta
per la Pace”, promosso e organizzato dalle associazioni “Assisi Suono Sacro” e “Centro internazionale per la pace tra i popoli-Assisi”, con il patrocinio del Comune di Assisi e dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e presentato stamani, in una affollata conferenza stampa, a Palazzo Cesaroni.

Una maratona di 42 concerti, con la direzione artistica di Andrea Ceccomori e la supervisione del presidente del Centro internazionale per la pace, Gianfranco Costa e che vedranno protagonisti altrettanti personaggi del mondo della musica e della cultura di tutto il mondo che verranno nominati
‘Cavalieri del Millennio per la Pace’ e a cui verrà consegnata una simbolica bacchetta di ulivo.

Nel suo saluto di apertura della conferenza, la presidente Donatella PORZI nel sottolineare la bontà e l’importanza dell’iniziativa ha spiegato che l’Assemblea legislativa dell’Umbria “sostiene convintamente la ‘Maratona’ perché promuove un messaggio di pace che attraverso i 42 concerti previsti concorre alla realizzazione di un progetto molto importante, di portare cioè cure, sollievo e risorse ai bambini più sfortunati che vivono in altre parti del mondo e di cui il Centro per la Pace si è sempre preso cura. Il mio
obiettivo era quello di coinvolgere i Consigli regionali e devo comunicare con estrema soddisfazione che tutti i miei colleghi presidenti si sono dichiarati disponibili a patrocinare il progetto nelle loro regioni. Un progetto che parte, seppure idealmente, dal cratere del sisma per arrivare nel cuore dell’Europa e del mondo”.

Il sindaco di Assisi, Stefania PROIETTI ha ringraziato il Centro per la Pace che “mette al centro delle sue azioni le figure più fragili come i bambini, e lavorare per loro, che dobbiamo sentire come figli nostri e ai
quali va data la speranza della vita, vuol dire lavorare davvero per la pace. Un ringraziamento va alle Famiglie Francescane e alla Diocesi di Assisi per il grande lavoro che stanno portando avanti per la pace. Questa iniziativa rappresenta la strada della grande famiglia umana, è la sfida del millennio
ed Assisi, come ‘Città della pace e Città per la Pace’ si mette a disposizione. Per il prossimo Natale stiamo cercando di creare un momento comune da vivere insieme tra Assisi e la Città gemellata di Betlemme, sulla via della Stella Cometa. E proprio in merito a gemellaggi, quello con la Città di San Francisco sta trovando un legame sempre più forte tant’è che con il sindaco Edwin Lee ci siamo impegnati su tre fronti: la green Economy, il ruolo di San Francesco, che ha dato il nome alla sua città, ed il Jazz
con riferimento ad ‘Umbria Jazz’. Come Comune di Assisi ho chiesto l’endorsement di san Francisco per ospitare ad Assisi (unica città italiana candidata) il meeting internazionale ‘Città e cambiamenti climatici’ programmato per il 2018”.

Il presidente del Centro per la Pace tra i Popoli, Gianfranco COSTA ha definito l’iniziativa come “l’Evento del 2017 per l’attività quarantennale del Centro Pace, che coniuga idealità per raggiungere maggiori forme di giustizia, verità, libertà a livello internazionale. I bambini rappresentano la concretezza delle nostre azioni, a cominciare da quelli delle periferie italiane, delle famiglie in difficoltà per arrivare ai più
sperduti villaggi dell’Africa in particolare, ma anche del mondo asiatico, dell’America del centro e del sud. Stiamo lavorando su un ‘modello Assisi’ e su un ‘modello Umbria’ rivolto all’accoglienza. Perché il futuro è legato alla cooperazione ed al confronto tra i popoli. C’è bisogno di ‘osare’ sempre più e con più forza. È bello che dall’Umbra partono queste grandi iniziative di seminatori di speranza”.

Il maestro Andrea CECCOMORI, dopo aver ringraziato le istituzioni per l’appoggio all’iniziativa, ha voluto rimarcare come la progettualità artistico/musicale rappresenti “l’unità nella diversità. La musica – ha detto – ha un linguaggio universale e rappresenta per questo una delle pochissime ‘armi’ che portano alla pace. La diversità è nel dialogo con tutti gli artisti che incontreremo nel nostro percorso ed a cui consegneremo la bacchetta d’ulivo. La pluralità dei linguaggi della musica è la vera forza per raggiungere la pace. Il vero obiettivo è tradurre la musica nello spirito di Assisi”.

Gli utili del tour, che prevede anche esposizioni d’arte, incontri e letture, saranno raccolti dal Centro per la Pace e devoluti, a fine anno, per il progetto ‘Millennio per la Pace’ con cui il Centro intende supportare bambini e realtà in seria difficoltà. La rendicontazione dettagliata di questa attività verrà inviata al Segretario generale delle Nazioni Unite.

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