Uso improprio dei Ceri, il caso in Regione. La Marini: “Agiscano le componenti della Festa, noi sosterremo”

GUBBIO – E’ arrivata in consiglio regionale la questione dell’uso improprio dello stemma dei Ceri, paragonato a salumi, a piste di cocaina o rotti da un judoka. A portarla all’attenzione regionale è stato il consigliere regionale eugubino Andrea Smacchi (Pd) che ha chiesto quali azioni la giunta regionale intendesse attuare per la protezione del simbolo della Regione.

“I Ceri – spiega Smacchi – non sono solo il simbolo di una città ma di un’intera comunità regionale, emblema di una identità fondata sulla solidarietà e il senso di appartenenza. Per questo, il loro uso improprio e offensivo va sanzionato con tutti gli atti, anche giuridici, che la Regione Umbria è in grado di intraprendere. In questi giorni, in particolare, si sono registrati due gravi episodi: la campagna pubblicitaria del Comitato umbro della Fita e l’immagine apparsa sui social network e attribuibile al Movimento 5 Stelle dell’Umbria: in entrambi i casi vere e proprie offese verso l’istituzione regionale, i simboli che la rappresentano e i suoi rappresentanti”.

La presidente Catiuscia Marini ha detto di condividere le valutazioni espresse da Smacchi, ma ha spiegato che la Regione può difendere solo il suo stemma nella sua interezza, non quello dei Ceri. Ha quindi invitato le componenti della Festa a mettere a punto un organismo che possa tutelare i Ceri in queste situazioni. “Se le componenti d

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