Vaccini antinfluenzali, mai acquistati e distribuiti in Umbria i lotti bloccati

Il Servizio sanitario regionale dell’Umbria non ha acquistato i due lotti del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis bloccati a titolo cautelativo dall’Agenzia italiana del farmaco.  Il blocco è scattato in seguito a tre morti sospette avvenute in Sicilia e in Molise. Le tre persone. tra i 68 e i 90 anni d’età, hanno perso la vita nelle 48 ore successive alla  somministrazione del vaccino anti-influenzale Fluad della Novartis. Al momento non ci sono prove certe della correlazione tra l’iniezione del siero e gli esiti fatali.

L’assessorato alla Sanità dell’Umbria comunica, comunque, che quei vaccini non sono stati acquistati e quini non sono mai stati distribuiti ai medici di famiglia. L’assessorato precisa che “il divieto di utilizzo dei due lotti di vaccino è stato disposto in via precauzionale, a seguito di tre decessi verificatisi in “concomitanza temporale” con la somministrazione di dosi provenienti appunto dai due lotti, e sui quali si stanno già svolgendo accertamenti. Di conseguenza – è  scritto nella nota – la campagna di vaccinazione antinfluenzale, rivolta in particolare alle persone anziane sopra i 65 anni e alle persone appartenenti alle categorie a rischio per patologie preesistenti o per professione, prosegue come negli anni precedenti (Nel 2013 in Umbria sono stati vaccinati con il vaccino Fluad circa 120 mila anziani) nella speranza che quanto accaduto non contribuisca ad aumentare pregiudizi sui vaccini”.

L’assessorato alla Sanità evidenzia inoltre che “il ritiro precauzionale dei due lotti e la loro immediata e preliminare revisione, dimostra l’alto livello di attenzione nei confronti dei vaccini, che rappresentano una risorsa efficace e insostituibile nella prevenzione dell’influenza stagionale e delle sue complicanze nei soggetti più vulnerabili”.

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