Violenza sulle donne, ecco i dati del Trasimeno: i maggiori casi tra le mura di casa

MAGIONE – Torre dei Lambardi illuminata per la prima volta di arancione, colore simbolo della lotta contro la violenza sulle donne; scarpe rosse nelle attività commerciali del comune per ricordare le donne vittime di femminicidio; presentazione dei dati sul punto di ascolto di Magione e incontro-dibattito con la psicoterapeuta Rosella del Leonibus e il suo ultimo libro “Libere di essere. Dalla violenza di genere verso un nuovo rapporto tra donne e uomini, sono le iniziative con cui il comune di Magione in collaborazione con l’Associazione Pietro Vannucci e il Progetto Donna di Magione ha aderito alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Presenti anche il Maresciallo Roberto Biagini della stazione dei carabinieri di Magione, il sindaco Giacomo Chiodini, assessori e consiglieri.

In una sala del consiglio comunale strapiena l’assessore alle politiche sociali del comune di Magione, Eleonora Maghini, Marcella Binaretti, presidente Accademia Pietro Vannucci a cui è affidato il Punto di ascolto del Trasimeno contro il maltrattamento e la violenza sulle donne e sui loro figli con sede a Magione; Monica Paparelli, consigliera di Parità della Regione Umbria, hanno fatto il punto su quella che è una vera emergenza nazionale che vede, dati pubblicati questi giorni, un reato ogni circa 30 minuti contro una donna siano essi episodi di violenza psicologica, maltrattamenti e nel caso più limite femminicidi.

“A Magione – ha fatto sapere l’assessore Maghini – abbiamo aperto nel 2015, proprio per cercare di dare un supporto alle donne, il primo punto di ascolto del Trasimeno insieme a Asl, Carabinieri e Pari Opportunità. Una realtà importante, non facile da gestire in quanto finanziato con un piccolo fondo messo a disposizione dal comune e gestito con tanto buon volontariato, appositamente formato e con grande professionalità a cui va tutta la nostra gratitudine per l’importante lavoro che svolgono”
“Servono sicuramente  leggi più severe – ha proseguito -, pene certe e fondi sicuri. In tal senso ci incoraggia lo sblocco dei 12 milioni di euro messi a disposizione dal ministero a sostegno degli orfani di femminicidi, soldi che non ridanno certo l’affetto ma garantiscono almeno borse di studio, cure mediche, formazione e inserimento al lavoro. Ma oltre a questo servono necessariamente politiche che si indirizzino verso una trasformazione culturale partendo dai banchi di scuola perché senza questa nessuna legge potrà servire. Educhiamo al rispetto, all’ascolto e alla denuncia di determinati comportamenti sbagliati”.

I dati resi noti da Loucia Demosthenous, coordinatrice del Punto di ascolto di Magione, restituiscono una situazione in cui la violenza sulle donne, pur presente, spesso resta prevalentemente chiusa tra le mura domestiche per paura che la situazione peggiori, per il timore errato che le vengano tolti i figli, per vergogna, perché pensa che il partner cambierà, per la precarietà economica

I dati raccolti evidenziano che le donne maltrattate sono prevalentemente Italiane (63,15%) con un’età media di 49 anni; in maggioranza coniugate (44%) o conviventi (27%). La prevalenza (41%) ha un titolo di studio di media superiore (41%) mentre un 31% è laureata. La tipologia del lavoro di una donna la momento in cui è stata presa in carico dal punto di ascolto risultava per il 34% disoccupata e per il 22 % casalinga. La donna che ha fruito del servizio vive attualmente per il 66% al Trasimeno di cui un 30% nel comune di Magione.
Nell’occasione è stato reso noto anche il progetto della Compagnia teatrale magionese che, con una piccola anteprima per il prossimo 8 marzo, porterà in scena, con il contributo della Cgil-Spi, uno spettacolo sul tema della violenza sulle donne.

“Desidero ringraziare – ha concluso l’assessore Maghini – quanti hanno dato il loro sostegno a questa iniziativa. Uffici comunali, associazioni e attività commerciali. La Compagnia teatrale magionese che, tramite Giancarlo Suriani, ha permesso l’illuminazione della torre alle volontarie che consentano a questo importante punto di ascolto di restare aperto”.

Scarpe rosse sono state collocate nelle seguenti attività
Viale Umbria: Zugaroni calzature, Bottausci Luciana fiori, Studio DiFoto, Lando Rinaldini, Bar Stazione.
Nel centro storico R.g. Immobiliare, Perugini abbigliamento, Ciak viaggi, cartolibreria F.R. Moretti, Bistrò 1970, Anny stile, A&M bijoux, associazione Oltre, Corto Maltese, pasticceria Sirchi, Capolsini gioielleria, profumeria Cardinali