Fratelli d’Italia presenta i candidati per Camera e Senato

PERUGIA – La presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia per Camera e Senato è stata l’occasione per fare il punto, lanciare sfide e presentare i propri obiettivi. Il coordinatore regionale di FdI, nonché candidato al collegio uninominale del Senato Umbria 1 (Perugia-Trasimeno-Altotevere) Franco Zaffini dichiare: «Una doppia lista, quattro nomi alla Camera e quattro al Senato, quasi perfetta sia a rappresentare i territori che le professioni». Zaffini ha introdotto così i listini del proporzionale, composti: alla Camera da Prisco, Eleonora Pace (presidente provinciale FdI di Terni), Marco Cesaro (avvocato di Foligno) e Raffaella Pagliochini (avvocato, presidente del consiglio comunale di Todi); al Senato da Guidi, Manuela Beltrame (narnese vice coordinatrice provinciale), Moreno Fortini (consigliere comunale di Assisi) ed Ernesta Cambiotti (commercialista di Gubbio). A cui si aggiungono, appunto, i due candidati nei collegi uninominali: Zaffini (Umbria 1 al Senato) e Prisco (Perugia-Trasimeno alla Camera). Ed  è proprio il candidato alla Camera a Perugia, l’assessore all’Urbanistica del capoluogo, Prisco, a suonare la carica: «La sfida con Leonelli non sarà un antipasto delle elezioni comunali dell’anno prossimo, ma siccome il Pd schiera il suo segretario regionale la sfida sarà tra la mala gestione della Regione e il buongoverno di Perugia». E parlando del programma Prisco fa una carrellata, dal sociale alla famiglia, dalla volontà di reintrodurre il reato di immigrazione clandestina alla valorizzazione del Made in Italy. Ma poi, sollecitato dalle domande, ha anche fissato l’asticella. «Nostro obiettivo minimo è migliorarci rispetto al 7% delle Regionali. Piuttosto siamo consci del fatto che in questi collegi del Centro Italia si gioca la possibilità che il centrodestra possa governare da solo. Se, invece, si andrà a una coalizione di larghe intese, noi non siamo interessati». Sul derby con Leonelli per il collegio di Perugia, secondo Prisco «non colgo nessi con le comunali del prossimo anno, perché il collegio è più ampio. Certo porto con me il modo in cui stiamo governando Perugia». E anche in caso di elezione «vorrò continuare a dare una mano», pur non sbilanciandosi su eventuali dimissioni da assessore. «Le mie deleghe – ha concluso – sono sempre a disposizione del sindaco».

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