Operazione “Candidopoli”, liste false per le candidature: c’è anche Scheggino

Liste clonate e candidati che non sapevano di esserlo. C’è anche il piccolo comune di Scheggino nell’inchiesta Candidopoli condotta dalla Guardia di Finanza di Padova, su mandato della Procura della Repubblica di Rovigo che ha scoperto , a seguito di servizi giornalistici di “Striscia la notizia”, liste di candidati formate da soggetti iscritti, nella maggioranza dei casi, a loro insaputa. Ad orchestrare il sistema scoperchiato dalla Procura di Rovigo sarebbe stato il movimento politico ”  L’Altra Italia”, che si è presentato in diversi comuni italiani. I finanzieri hanno eseguito sette misure cautelari personali, emesse nei confronti dei vertici del movimento politico. Agli arresti domiciliari è finito il fondatore, il pugliese Mino Cartelli, mentre altre quattro persone sono chiamate all’obbligo di firma: per due di loro, consiglieri comunali già eletti, è scattata anche l’interdizione per un anno dalle rispettive cariche. Tra i comuni coinvolti c’è anche Scheggino dove otto candidati dell’omonima lista (L’Altra Italia) ha sostenuto un anno fa Carlo Stefanelli che ha ottenuto 23 voti e un seggio in consiglio comunale. Erano residenti a Cerignola, provincia di Foggia, e non sapevano della loro candidatura. Quindi nessuno di questi avrebbe fisicamente partecipato all’autenticazione della firma sulla candidatura, avvenuta a Rieti. Una vicenda che vede parte lesa la piccola comunità della Valnerina e la sua amministrazione.