Ospedale Spoleto: tavolo Comune-Regione per il presente ed atti scritti per il futuro

Perugia – “La salute è un diritto. No allo smantellamento dell’ospedale di Spoleto”; “Di noi Tesei ti sei scordata ma a Spoleto ti abbiam curata”; “l’ospedale è di tutti, la salute è la nostra”; “Lega Tesei Coletto delitto perfetto, La vittima, l’ospedale di Spoleto, l’unico sopravvissuto nel cratere del terremoto”: è questo il tenore degli striscioni e dei cartelloni che questa mattina sventolano in piazza Italia. Già mezz’ora prima del sit-in – annunciato per le ore 10 – un folto gruppo di cittadini di Spoleto era davanti a palazzo Cesaroni per protestare sulla riconversione del San Matteo degli Infermi in ospedale Covid da 70 posti letto.

Già dalle 9,30 erano una cinquantina gli spoletini presenti. “Vergogna, vergogna”, hanno gridato ad alta voce nei confronti della Regione e della Tesei. Mentre dalle ore 7,30 in piazza Italia c’era un mezzo della Polizia, con alcuni agenti a bordo. Sempre oggi , dalle 10 alle 12, a Spoleto i commercianti hanno abbassato le saracinesche dei propri negozi in segno di vicinanza agli operatori del San Matteo degli Infermi e ai loro concittadini impegnati nella manifestazione di Perugia. Dopo tante divisioni questa volta la città è unita, compatta e pronta ad evitare una scelta, come quella della Regione, da tutti definita “scellerata e pericolosa”.

“Un tavolo interistituzionale tra Comune e Regione da aprire subito per valutare tutte le ipotesi in campo per la salvaguardia dell’ospedale e per evitare lo smantellamento del Pronto soccorso di Spoleto. Va bene essere ospedale Covid, ma forse ci sono altre vie che si possono prendere per curare, prima della fine dell’emergenza sanitaria, anche i malati non Covid. E, da ultimo, rassicurazioni con atti scritti e non promesse sul futuro del nostro ospedale”. Queste le richieste fatte dalla delegazione del Comune di Spoleto, formata dai consiglieri di maggioranza e minoranza Filippo Ugolini, Camilla Laureti e Mario Mancini, ascoltata dai capigruppo del Consiglio regionale dell’Umbria, dal Vicepresidente della Giunta regionale Roberto Morroni e dall’Assessore Paola Agabiti durante una sospensione del Consiglio regionale in corso. Un invito che è arrivato dopo la manifestazione organizzata davanti alla sede del Consiglio, alla quale hanno preso parte associazioni e cittadini.

Il piano emergenziale così come èhanno dichiarato i consiglierinon tiene conto dell’ampio bacino di 60mila utenti che normalmente si servono dei servizi dell’ospedale di Spoleto e che ora dovranno vagare per gli altri ospedali della Regione, creando disservizi anche per loro, con l’aggiunta di un personale medico e infermieristico non adeguato a gestire questa emergenza. Oltre al presente le richieste si sono concentrate sul futuro. Non parole o promesse, ma atti di Giunta che rassicurino sul ritorno alla normalità una volta terminata l’emergenza. Con il ripristino e anzi il miglioramento di tutti i reparti del nostro ospedale”.

I capigruppo regionali e l’Assessore Agabiti si sono detti d’accordo di parlarne con la Presidente e l’Assessore Coletto durante il consiglio regionale in corso.

Dopo l’incontro anche i capigruppo di maggioranza Stefano Pastorelli (Lega), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Roberto Morroni (Forza Italia) e Paola Agabiti (Tesei Presidente) hanno diramato una nota: “I capigruppo dell’Assemblea legislativa insieme al Presidente Marco Squarta, durante un’apposita sospensione della seduta votata unanimemente, hanno incontrato questa mattina una delegazione del presidio presente all’esterno di Palazzo Cesaroni per manifestare contro l’utilizzo di parte dell’ospedale di Spoleto per la cura dei malati Covid. Gli esponenti della maggioranza hanno ribadito quanto già espresso in più occasioni dalla Presidente della Regione, Donatella Tesei, ovvero che la scelta dell’utilizzo dell’ospedale cittadino è una disposizione temporanea dettata dall’emergenza alla fine della quale saranno rispristinati tutti i servizi attualmente in essere, compreso il punto nascita. È stata inoltre da loro confermata la disponibilità della Giunta Regionale ad inserire tale impegno in un prossimo atto di indirizzo, ritendo fondamentale la struttura sanitaria di Spoleto per l’intero comprensorio spoletino e della Valnerina”.