Palermo e Spoleto l’ultimo saluto a Laura: l’addio tra dolore e lacrime

Spoleto e Palermo hanno salutato per l’ultima volta Laura Papadia, uccisa nella città del Festival dei Due Mondi dal marito. La cerimonia si è tenuta nella chiesa di Sant’Orsola a Palermo. Il feretro coperto da rose bianche, con il padre della 37enne, Maurizio, e i due fratelli Alex e Fabio circondati dall’affetto di tantissime persone. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore del Comune di Spoleto, Luigina Renzi. “Auguriamo buon viaggio a Laura – ha detto il sindaco di Palermo – che ha avuto una vita troppo breve e una fine troppo brutta. Ti chiediamo scusa per questa società ingiusta e profondamente perdente”. A Palermo ricordano che per Laura Papadia non è stata una vita semplice. Ha perso la mamma da ragazza, a 23 anni è andata a lavorare a Londra, poi è ritornata in Italia dove ha conosciuto Gianluca Romita, il suo assassino. “Non hai avuto una maternità tua – ha detto nell’omelia fra Angelo Li Calzi – ma saprai essere una maternità che si prenderà cura di tanti figli. Sarai per tutti un esempio per un domani migliore”. E’ stata la cognata, a nome della famiglia, a ricordare Laura. ” Ricordo Laura come l’ho conosciuta – ha detto Daniela Segreto – una ragazza forte, solare e determinata. Ha portato gioia e luce nella vita. Provava e spesso riusciva a risolvere problemi, era una forza della natura. Non hai saputo riconoscere la cattiveria in questo mondo, semplicemente perché non abitava in te e non ti apparteneva. Ringraziamo la città di Spoleto, dove sei stata prima accolta e dopo pianta come una figlia”. A portare il saluto e il cordoglio di Spoleto è stata l’assessore Luigina Renzi: “L’amore non è possesso e il possesso non è una forma d’amore. Laura per noi è stata una presenza importante, non la dimenticheremo”.