Punto nascita ospedale di Spoleto, Proietti conferma: “Verrà chiesta una deroga”

L’opposizione torna all’attacco e chiede alla presidente della Regione Proietti chiarimenti sulla possibile “riattivazione del punto nascita dell’ospedale di Spoleto”. La governatrice ha risposto che verrà chiesta una deroga al ministero della Salute puntando sulle difficili condizioni orogeografiche. Deroga, hanno replicato i consiglieri del centrodestra,  che la precedente Giunta Tesei ha più volte chiesto e che non è stata concessa. L’opposizione ha ricordato che in Umbria “diversi ospedali hanno visto la chiusura del punto nascita a causa del numero insufficiente di parti annuali, inferiore alla soglia minima di 500. Nel caso di Spoleto il numero di nascite nel 2016 era di 542, nel 2019 era di 488, nel 2020, a causa della pandemia, le nascite erano diminuite ulteriormente, con una previsione di circa 420 parti per l’intero anno”. La presidente Proietti ha confermato che nei prossimi giorni procederà con la richiesta al ministero della Salute per la deroga del punto nascita dell’ospedale di Spoleto, puntando sulle difficili condizioni orogeografiche. “Nella precedente richiesta fatta dall’assessore Coletto – ha risposto Proietti –  questo aspetto non veniva sufficientemente sottolineato. La nostra richiesta metterà in evidenza la possibilità di mantenere il punto nascita di Spoleto e sarà corredata dall’analisi dei flussi delle partorienti. In virtù della riorganizzazione delle reti cliniche e della situazione orogeografica della Valnerina, già considerata area interna. Credo che si possa ottenere la deroga”. La governatrice ha spiegato che in questo momento si stanno raccogliendo tutti gli elementi per procedere con la richiesta che prevede un iter ben definito corredato da tutta la documentazione richiesta compreso il parere del Comitato punto nascita regionale, mentre l’ultima richiesta di deroga inviata al ministero era corredata della sola relazione della Usl Umbria 2.