Simona Meloni (Pd): “su post-sisma Castelli si prende meriti non suoi”
“Stupisce sentire il Commissario per la ricostruzione post sisma Guido Castelli affermare: ‘ A testa bassa continuiamo a lavorare’ a l’Aquila, in occasione dello sblocco delle prime graduatorie di Next Appennino, il programma finanziato dal Fondo complementare al Pnrr per le Aree sisma istituito nel 2021. Infatti, da quando a gennaio, dopo qualche tentennamento, è stato nominato Commissario dobbiamo constatare che si sia dedicato soprattutto alla propaganda: in un crescendo di enfasi, descrive sé stesso come il fautore di numerosi obiettivi raggiunti, ma omette che il merito è di chi lo ha preceduto”. E’ quanto afferma la capogruppo regionale umbra del Partito democratico, Simona Meloni, in merito alle dichiarazioni di Castelli dei giorni scorsi. “Fino a ora – prosegue la Meloni – ha svolto una massiccia azione fatta di dichiarazioni autoreferenziali (e autocelebrative) e passerelle che sarebbero state impossibili senza l’enorme opera realizzata dalla precedente Struttura commissariale, di cui oggi l’ex sindaco di Ascoli Piceno raccoglie i frutti a pene mani. E’ una ricerca di visibilità in cui si perde di vista persino il buongusto. Un modo di agire poco rispettoso nei confronti di chi ha lavorato per anni mettendo a disposizione ingenti risorse e costruendo norme snelle ed efficaci insieme ai territori colpiti dal sisma”. Per supportare tutto questo la capogruppo del Pd di Palazzo Cesaroni indica alcuni dati. “L’attuale governo – continua Simona Meloni – non ha pressoché assegnato fondi a favore della ricostruzione, limitandosi alla ordinaria amministrazione anche sul fronte dei provvedimenti. Al contrario, le risorse stanziate dai precedenti governi, sono ingenti: il “Conte 2″ ha impegnato 1,7 miliardi per la ricostruzione pubblica e 200 milioni per il Cis Sisma. Il governo Draghi ha destinato 1,78 miliardi al fondo complementare Pnrr per i due crateri (2009 e 2016) e 6 miliardi per la ricostruzione privata. Tutto ciò in aggiunta agli stanziamenti annuali di circa 200 milioni di euro all’anno per l’emergenza, ad esempio per il Cas”. Anche i “fantomatici” sblocchi procedurali di cui Castelli si vanta – conclude la Meloni – non sono frutto del suo lavoro: a partire dall’Ordinanza 100, sono stati pensati ed elaborati dal Commissario Legnini e dalla Struttura commissariale. Se su qualcosa governo e Castelli hanno messo la firma è stato il rischio di mandare all’aria buona parte della ricostruzione grazie al pasticcio creato con la cessione del credito del Superbonus su cui fortunatamente, e anche grazie all’azione delle opposizioni, è stato fatto un passo indietro. I territori del sisma hanno bisogno di azioni, non di parole e tantomeno di passerelle. C’è ancora infatti molto da fare e dubitiamo che gli obiettivi si possono raggiungere con interviste e visite a cantieri e opere realizzate da chi lo ha preceduto”.