Spoleto, nervi tesi in Consiglio su Madonna di Lugo: voto spacca la maggioranza

Nervi tesi nella maggioranza di centrosinistra del Comune di Spoleto. Una tensione che viene da lontano, con forti mal di pancia e fibrillazioni che hanno procurato una vera e propria spaccatura. L’esplosione clamorosa si è registrata ieri sera in Consiglio comunale, sulla nuova zona residenziale da 10 mila mq di Madonna di Lugo. Una pratica che balla da tempo, con tanto di ricorsi al Tar e lacerazioni tra i gruppi di maggioranza. A procurare la rottura ci hanno pensato i due consiglieri del M5s (Samuele Bonanni e Enrico Morganti), il socialista Enzo Alleori e la civica Maura Coltorti (Ora Spoleto). I quattro consiglieri comunali, tutti di maggioranza, hanno votato contro. Il dissenso però ha visto anche l’astensione di altri due consiglieri Civici: Francesca Maso e Daniele Filippi (Civici umbri). Ma non solo: l’assessore all’urbanistica Manuela Albertella, pur non avendo diritto di voto in consiglio, ha manifestato pubblicamente la propria contrarietà alla trasformazione da agricoli a edificabili dei 10mila mq di Madonna di Lugo. Altra sorpresa non di poco conto: il sindaco Andrea Sisti non era presente in aula. Un vero e proprio bailamme che certifica la delicatezza del momento. Una parte dell’opposizione ha salvato, solo in parte, la maggioranza: Giancarlo Cintioli e Paolo Piccioni hanno votato a favore, insieme alla consigliera dei Civici X Donatella Loretoni che ha annunciato di abbandonare i banchi di maggioranza. La votazione è finita 11 pari più due astenuti. A votare a favore della pratica il gruppo consiliare del Pd. In sintesi, senza il voto favorevole dei due consiglieri di opposizione la pratica sarebbe stata bocciata. Al termine della votazione, il Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto, Marco Trippetti, ha annunciato che l’argomento sarà trattato di nuovo alla prossima seduta dell’assemblea cittadina. Una possibilità, a parere del presidente Trippetti, consentita dal fatto che il voto finale è terminato con un pareggio.  Interpretazione contestata dai gruppi di opposizione.