Spoleto, sequestrato un chilo di cocaina e sei arresti: macchine e alloggi per i pusher

Pensavano a tutto, nei minimi particolari. Macchine prese a noleggio e alloggi per la rete dei pusher, cocaina destinata allo spaccio nascosta in campagna tra i boschi, clienti che ordinavano in tempo la quantità di droga da acquistare e pusher  che prelevavano la quantità richiesta nei luoghi tra la vegetazione. Nulla era lasciato al caso, l’organizzazione era capillare e , soprattutto, massima prudenza nei contatti con i clienti. Ma ad un certo punto i Carabinieri di Spoleto si ritrovano qualcosa in mano, avevano notato un viavai in alcune zone fuori città, con diversi giovani che raggiungevano all’imbrunire zone isolate e boschive. La prima volta i militari del Nor della compagnia di Spoleto scoprono nella carreggiata di una strada non asfaltata un contenitore con 20 grammi di cocaina. Una scoperta che da il via ad una intensa e articolata attività investigativa, a gestire lo spaccio ci sono alcuni cittadini albanesi che girano sul mercato discrete quantità di cocaina. Gli albanesi operano non solo sulla città del Festival dei Due Mondi ma con il passare del tempo si allargano sulle città vicine. Ma mano che i Carabinieri vanno avanti con le indagini comprendono che il gruppo criminale può contare su una importante disponibilità di cocaina. Circostanza che trova conferma a dicembre del 2019 quando un giovane albanese viene arrestato in flagranza con 300 grammi di cocaina, arresto che avviene nella periferia di Spoleto in una zona boschiva dove oltre alla droga i militari trovano un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. L’operazione viene portata avanti per tutto il 2020, a stralci , secondo un piano operativo ben preciso: l’obiettivo è quello di arrivare a tutto il gruppo degli spacciatori. Nei mesi vengono fatti ben 18 sequestri di cocaina, con dosi da 0,7 grammi e con un principio attivo tra l’80 e il 90%, dosi contenute in barattoli di caffè . Gli albanesi capiscono che il cerchio si sta stringendo, preferiscono abbandonare un pò la città e provare a fare affari in altre realtà dell’Umbria. Solo uno di loro, unico residente a Spoleto, resta in città e prova ad ingaggiare nuovi pusher ; si muove con cautela e prova a ricostruire una rete meno esposta, rinunciando in parte anche a clienti ritenuti troppo pericolosi. Ma i Carabinieri ormai era pronti per mettere in campo il blitz, ribattezzato ” Hiding in the woods “. Sei arresti, 1,2 chili di cocaina sequestrati per un valore sul mercato di oltre 120 mila euro e l’intero gruppo criminale azzerato. Un risultato importante, frutto di una attività investigativa portata avanti in modo graduale e , soprattutto, tanta pazienza e professionalità.