Valerina e Spoletino, polemica sui pagamenti nei confronti di Arera
SPOLETO – “Oltre il danno anche la beffa…”. Così si sono espressi i Sindaci del Cratere Valnerina e Spoletino nei confronti dell’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) per aver richiesto, in questi giorni, ai cittadini di questi territori, di pagare ciò che era stato prorogato per la Pandemia.
“Anche la nostra Confederazione – precisano il Vice Presidente Vicario Giorgio Buini ed il segretario Stelvio Gauzzi di Confartigianato Imprese Perugia – da sempre vicina alle imprese e alle comunità di questi comprensori, apprezza e si affianca alla forte protesta dei Sindaci, affinché venga immediatamente rivista e ritirata una decisione grave, ingiustificata, ingiusta e in questo momento senza senso, visto che, tra le altre cose, queste comunità non riescono ancora ad uscire fuori dai gravissimi danni causati dal sisma del 2016, dove le condizioni di coloro che hanno perso la propria abitazione o il capannone, sono cambiate poco o nulla da allora. Per non parlare poi dei numerosi problemi sanitari ed economici di cittadini ed imprese derivanti dal Covid19”,
“Molto apprezzabile e significativa e va sottolineato, continuano Buini e Gauzzi, è la determinata presa di posizione dei Presidenti Regionali dell’Anci di Abruzzo, Marche, Lazio ed Umbria a sostegno dei Sindaci delle aree terremotate, per la mancanza da parte di Arera di prorogare le agevolazioni sulla bolletta elettrica relativa anche agli immobili inagibili almeno fino al 31.12.2020 (nonostante il Decreto Agosto preveda questa opportunità….”
“Siamo certi, concludono il Vice Presidente Vicario ed il Segretario di Confartigianato Imprese Perugia – Buini e Gauzzi – che i vertici di Arera, rendendosi conto del grossolano errore fatto, torneranno indietro nella propria decisione (contemplata dall’art. 57, comma 18, lettera b del DL 104/2020) prorogando il pagamento almeno all’aprile del 2021, anche perché la pandemia sta facendo pagare un conto molto salato a numerose imprese e cittadini che vivono da anni in difficoltà economiche e sociali”.