Equitazione, trionfo storico per il team umbro al Csio di Roma

ROMA – Giornata da incorniciare domenica 26 maggio per la Fise Umbria, comitato regionale della Federazione italiana sport equestri, che per la prima volta nella sua storia ha vinto la prestigiosa ‘Coppa del presidente Intesa San Paolo’ 2019 nella 87esima edizione del Csio di Roma, concorso ippico internazionale di salto a ostacoli noto come ‘Piazza di Siena’ e dal 2014 anche ‘Master d’Inzeo’. Tra i cavalieri più importanti al mondo, nell’evento sportivo andato in scena nel galoppatoio di Villa Borghese, si è distinta la squadra di giovanissimi atleti umbri composta da Elena Datti, Beatrice Margiotta, Caterina Vanni e Sean Mascenti, con il tecnico chef d’equipe Salvatore Prete, aggiudicandosi questo premio creato per sottolineare e promuovere l’equitazione giovanile e i circoli ippici italiani.

Forte soddisfazione e gioia per Mirella Bianconi, presidente di Fise Umbria, e per i consiglieri che hanno creduto nella Fise Umbria ponendo presupposti per la crescita dello sport a cavallo regionale.

“La pioggia battente – ha dichiarato Bianconi – non ha fermato i nostri ragazzi che hanno vinto tra il sostegno e il tifo dei numerosissimi atleti giunti dall’Umbria. Nella prima prova della giornata di sabato si erano posizionati secondi in classifica, superati solamente dai tre netti della squadra Sardegna, ma il risultato finale li ha visti trionfare, seguiti da Liguria, Sicilia, Lazio, Sardegna e Lombardia”. “Vincere a Piazza di Siena – ha aggiunto Bianconi – è entrare di diritto nella storia degli sport equestri. Siamo un comitato piccolo ma che ha sempre creduto e investito nei giovani. Questa Umbria, diretta tecnicamente da Marco Paradisi, coordinata da un cavaliere e tecnico Andrea Scianaro, condotta dall’esperienza di Salvatore Prete, Giancarlo Fortinelli, Anita Santioni, con gli splendidi sorrisi di Sean, Elena, Caterina e Beatrice, vince la Coppa 2019 e sale nel salto tricolore. Grazie anche a Nebbia, Nodoubt, Lallanovak e Charlotte Romagnolo (ndr, i cavalli), senza di loro non avremmo avuto le ali per salire sul gradino più alto”.