Il Perugia in vacanza fino al 5 gennaio ma il mercato impazza

Dopo un tour de force superato a pieni voti per il Perugia è tempo di meritate vacanze. La ripresa è fissata per il 5 gennaio, precisamente per le ore 10 quando il gruppo si ritroverà a Pian di Massiano per poi partire per Milano Marittima, dove è in programma un mini ritiro invernale. La comitiva biancorossa farà poi rientro a casa il 9 dopo aver probabilmente disputato un’amichevole. Tuttavia il rinvio del match con il Vicenza al 19 gennaio costringerà Pierpaolo Bisoli ed il suo staff a modificare i piani visto che al rientro i grifoni dovranno giocare tre partite in pochi giorni, vale a dire il 16 gennaio contro il Como (anche se si potrebbe anticipare al 15), il 19 appunto contro il Vicenza e il 22 contro il Pescara. La decisione presa domenica scorsa fa ancora discutere visto che, regolamento alla mano, se la visibilità da porta a porta fosse stata buona si sarebbe potuto quantomeno tentare di giocare e la formazione veneta potrebbe presentarsi al Curi per la replica con una formazione del tutto diversa rispetto a quella che sarebbe scesa in campo domenica, visto un mercato che si preannuncia molto importante considerata anche la posizione di classifica non corrispondente alle aspettative. Ma oramai è andata così e il tecnico si può consolare con questi 30 punti sudati e guadagnati, che fanno si che, anche con una partita in meno, il Grifo possa girare la boa con uno score superiore rispetto allo scorso anno, cosa che soltanto poche settimane fa sembrava pura utopia.

IL MERCATO SI ACCENDE. ECCO I PRIMO NOMI – La data ufficiale per l’inizio delle contrattazio invernali è il 4 gennaio, ma iniziano già a circolare i primi nomi, ed anche di una certa importanza. Se da una parte sembrerebbero perdere quota le candidature per la difesa di Matteo Ciofani e Barreca, poco utilizzati rispettivamente da Frosinone e Cagliari, quella invece di Guido Marilungo (nella foto) per il reparto avanzato è quella più forte. L’attaccante, che Bisoli ha già allenato a Cesena, sta trascorrendo a Lanciano una stagione caratterizzata da ombre ben superiori alle luci, penalizzato anche da infortuni che in passato gli hanno fatto vedere il campo davvero con il contagocce. Ma il Perugia è specializzato nel rilancio di giocatori infortunati di lungo corso ed ecco che Goretti e soci potrebbero ripetere l’esperimento già riuscito lo scorso anno con i vari Faraoni ed Hegazy, anch’essi reduci da lignhi periodi di stop. Un accordo tra la società biancorossa e l’Atalanta, che ne detiene il cartellino, già  ci sarebbe ma è opportuno andarci cauti viste le dinamiche del calciomercato. A centrocampo si parla anche di Ronaldo, centrocampista dell’Empoli lo scorso anno alla Pro Vercelli specialista sui calci piazzati, che potrebbe rappresentare una valida alternativa a Rodrigo Taddei in regia, mentre sempre dal club toscano potrebbero giungere l’esterno di centrocampo Luca Bittante e il centrale Michele Camporese, che non trovano spazio nell’undici di Marco Giampaolo. In uscita Salifu, sul quale ci sono riserve sulle sue condizioni fisiche, e Lanzafame, cercato da Chievo, Latina e dallo stesso Empoli. Come si può vedere qualcosa bolle già in pentola, ma occorre aspettare perchè il mercato insegna che un conto sono le ipotesi e un altro le firme. E finchè non ci sono queste ultime può davvero succedere di tutto.

GORETTI SU MARILUNGO CI VA CAUTO – La pista Marilungo sembrerebbe quella più calda, ma c’è chi getta acqua sul fuoco, e cioè il direttore dell’area tecnica Roberto Goretti, che si è così espresso al portale tuttomercatoweb: “E’ un giocatore che piace a tutte le squadre di Serie B. Integrerebbe definitivamente il nostro parco attaccanti. In questo momento ci interessa, ma dobbiamo aspettare”. Il dirigente spera poi che questo mese passi il più in fretta possibile: “Il nostro obiettivo è quello di trovare una maggiore stabilità. Aggiungeremo tre giocatori ma vogliamo anche ritrovare la serenità che talvolta ci è mancata nell’anno passato a causa delle molte voci. Un mese di mercato è sempre troppo lungo perché richia di destabilizzare sia il tecnico che i giocatori”.

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