Perugia, Bisoli conferma: “Nessun contatto con altre società”

Pierpaolo Bisoli è ancora in attesa di notizie dalla società. Nonostante i rumors che vorrebbero l’ex giocatore del Perugia Christian Bucchi in procinto di sedersi sulla panchina biancorossa nella prossima stagione, il tecnico uscente non si scompone e anzi ribadisce, nel corso della trasmissione Fuoricampo di Umbria Tv, quanto detto con forza nei giorni scorsi, soprattutto il fatto “di non essere nella mia indole avere contatti con altre società avendo un contratto con il Perugia. Quando mi verranno comunicate le decisioni agirò di conseguenza. Se voglio sviscerare tutto? Certo, ma senza polemiche perché ritengo sia giusto dire le mie verità. Le voci? Mi sono arrivate ma non ho mai pensato di agire diversamente”. Si entra poi nel dettaglio delle difficoltà che Bisoli ha dovuto affrontare in questa stagione particolarmente favorevole: “Non mi è mai successo che per tanto tempo ho potuto allenare 10-12 giocatori. L’emblema è la partita col Vicenza: perdi Parigini, importante per l’impianto di gioco che avevamo progettato, e poi anche Drole, che non ha giocato per tre – quattro mesi. Inoltre c’erano dei giovani chiacchierati che poi si sono ritrovati sbalestrati; poi il mercato porta altri giocatori e perdiamo un mese importante nell’economia della stagione”. Bisoli ha poi un sentore e non ha che rivelarlo con estrema sincerità: “Il presidente può fare quello che ritiene opportuno. Ho la sensazione che il prossimo allenatore del Perugia non sia io, ma è cosa assolutamente legittima. Ma fino a venerdì darò tutto me stesso come ho sempre fatto e quando tornerò a Perugia lo farò a testa alta perché l’uomo ha dato tutto quello che ha. Inoltre il lavoro di un allenatore non va giudicato solo dalla classifica, qualcosa di buono avrò anche fatto. Se invece avessi avuto sempre 23 giocatori potevo dire di non aver fatto bene il suo lavoro. Pensate che facevo fatica a compilare la lista da dare all’arbitro, nella quale per dare una parvenza portavo 18 elementi, ma in realtà eravamo in 14 o 15”. L’allenatore del Grifo si è poi irrigidito quando alcuni giornalisti presenti gli hanno chiesto lumi su alcuni giocatori che a loro giudizio avrebbero reso in modo inferiore alle aspettative: “Rizzo? E’ stato quattro mesi infortunato. Della Rocca? Erano tre anni che non giocava. Ma ringrazierò sempre questi ragazzi che hanno dato il sangue”. Capitolo Milano Marittima. Bisoli ha così voluto rispondere alle illazioni sul ritiro invernale di Milano Marittima che avrebbe destabilizzato la squadra sul piano fisico: “Ho sentito delle cose allucinanti. Non si è fatto male nessuno e siamo riusciti a mantenere una determinata condizione”. Ma allora cosa è mancato per ottenere i risultati sperati? “Per vincere la B o hai venti milioni da spendere o ci deve essere un’alchimia particolare tra tutte le componenti. Bisognerebbe cercare di tirar fuori le cose positive in ogni caso. Qui gli zero a zero erano visti ad esempio erano visti come delle sconfitte e questo mi ha arrecato parecchio disagio”. In chiusura ecco una confessione sugli errori che Bisoli possa aver commesso: “Secondo me non ho avuto la capacità di essermi fatto ascoltare a sufficienza e ho avuto la pretesa di voler piacere a tutti per forza snaturandomi in un certo senso. Ma sono un sentimentale e mi dispiace quando la gente va allo stadio e non si diverte”.

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