Perugia, Bucchi: “Dobbiamo giocare da Grifo”

Il Perugia vuole riprendere la marcia. Al Curi arriva un Ascoli deciso a vendere cara la pelle per chiudere quanto prima il discorso salvezza. Previsti rientri importanti per l’occasione come ha spiegato Cristian Bucchi, che in via del tutto eccezionale ha parlato in conferenza stampa nell’antivigilia visto l’approssimarsi della Pasqua: “Non ci sarà Del Prete, mentre torna Mancini. Credo sia questa l’unica novità rispetto a Trapani. Brignoli sta bene ed è tornato ad allenarsi in gruppo da mercoledì”. Nella giornata di ieri è saltato l’allenamento pomeridiano all’ultimo momento e il tecnico svela le ragioni di questo improvviso cambio di programma: “Inizialmente dovevamo provare nel pomeriggio solo i piazzati ma essendoci tre o quattro indisponibili non aveva senso fare una cosa del genere. Abbiamo quindi deciso di ripiegare in mattinata su un lavoro più lungo ed intenso, mentre stamani abbiamo provato regolarmente i calci da fermo”. Dalle Marche si preannuncia un Ascoli con fini “bellicosi”: “Sono contento che vengano con un atteggiamento aggressivo – ammette Bucchi – ma noi continueremo a cercare di vincere, specie dopo Trapani. Speriamo che siano propositivi, se non lo saranno faremo comunque la nostra parte”. Sul modulo ancora una volta si gioca a carte scoperte anche se è naturale la prosecuzione con il 4-3-3 anche se “all’andata abbiamo giocato con un 4-2-3-1. Potrebbe essere una soluzione per lunedì, ma i concetti devono essere quelli di sempre. Dobbiamo partire dalle nostre certezze. Se facciamo il Perugia in queste sette partite possiamo vincere con tutti. Certi cali di concentrazione vanno eliminati”. Nelle ultime due partite si sono viste soprattutto palle lunghe, ma Bucchi non è del tutto d’accordo: “Non credo si sia giocato esclusivamente in questa maniera. Con il Carpi eravamo condizionati dal loro atteggiamento, con il Vicenza abbiamo creato anche se abbiamo vinto solo all’88’, con il Pisa avevamo giocato un secondo tempo di equilibrio nel non concedere occasioni, mentre infine con il Trapani abbiamo disputato una mezz’ora ottima. La profondità dipende dalle caratteristiche degli attaccanti. Noi non dobbiamo buttar via le prossime sette gare, perchè non sarebbe bello. Non ci sono partite facili e i momenti di flessione ci possono stare. Non siamo in crisi di identità, sono ottimista non perchè è la mia squadra, ma perchè so cosa ha saputo esprimere. Se tutte le componenti si uniscono questa può diventare la stagione di tutti. Allora dico: compattiamoci e giochiamocela fino alla fine, poi ci giriamo e tiriamo le somme”. Si respira un po’ di pressione nell’ambiente ma, secondo il mister “dobbiamo essere bravi a conviverci e deve diventare un sostegno. Se vinciamo con l’Ascoli e facciamo male le altre partite non sarebbe bello. Noi ci giocheremo i playoff fino all’ultimo secondo e dobbiamo interpretare queste gare come un dentro o fuori”. Sulla formazione qualche anticipazione: “Giocheranno tre difensori su quattro. Di Chiara sicuro, Mancini voglio valutarlo perchè oggi si è presentato affaticato. Belmonte invece è tornato oggi. In ogni caso non terrò conto delle caratteristiche dell’avversario”. Su alcuni giocatori in cerca della miglior condizione: “Dezi aveva bisogno di più tempo, ma un giocatore importante deve cercare di bruciare le tappe. Ora sta bene. Guberti non è giù fisicamente, su di lui ci sono sempre aspettative alte. Questi sono giocatori determinanti e devono stare in campo il più possibile”.

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